Dovrebbe mancare poco più di una settimana al lancio della nuova generazione di MacBook, prevista per il 14 di ottobre, ma una delle più importanti novità riguardanti la futura generazione mobile di Apple è stata svelata in queste ore dal sito 9to5Mac. Si tratta di un nuovo ed esclusivo sistema di produzione del case, denominato "Apple Brick" o "MacBook Brick", che dovrebbe costituire il punto di forza dei nuovi MacBook e MacBook Pro.
Ricorderete, in occasione delle prime indiscrezioni relative all'aggiornamento della linea notebook, le affermazioni di Peter Oppenheimer, Senior Vice President e Chief Financial Officer di Apple: "Apple escogiterà una novità che gli altri produttori non saranno in grado di eguagliare." A quanto pare Oppenheimer si riferiva proprio ad "Apple Brick", e non alle prestazioni delle macchine, che indipendentemente dalla piattaforma utilizzata, si avvarranno comunque dei processori Intel Penryn da 45nm di ultima generazione, sfruttati per la piattaforma Centrino 2.
Il nuovo case crafting prevede l'impiego di un getto d'acqua (water-jet) con guida a laser, che modellerà un singolo blocco di alluminio invece di assemblare diverse componenti. In questo modo non saranno più necessarie viti e flessioni della struttura del case, garantendo una assoluta compattezza della stessa, che sarà priva di microfratture e punti deboli, oltre che più leggera, liscia, robusta ed economica. "Apple Brick" è una tecnologia sviluppata da Apple, che fino ad oggi aveva affidato la produzione dei suoi MacBook a produttori cinesi o taiwanesi (come ad esempio FoxConn) in outsourcing; in breve tempo la casa di Cupertino assumerà il pieno controllo della produzione, utilizzando le proprie fabbriche, e minimizzando i costi.
Secondo Oppenheimer ci vorrà parecchio tempo prima che i maggiori competitors mettano a punto un processo di produzione così sofisticato, che Apple utilizzerà per ottimizzare ulteriormente la nuova tecnologia, ed investire nello sviluppo ed innovazione.