A pochi giorni dal lancio, emergono in Rete le prime impressioni sul nuovo ChromeBook Acer C7. Potente, grazie ad una CPU Intel Celeron ma dall'autonomia limitata a poco più di 3 ore, Acer C7 conquista soprattutto per il suo prezzo di vendita.
Emergono in Rete le prime impressioni e dei video sul nuovo Chromebook Acer C7, lanciato pochi giorni fa sul mercato. L'azienda taiwanese ha scelto una strada opposta a quella di Samsung per rilanciare la propria linea di prodotti basati sul sistema operativo Google Chrome OS. Il nuovo notebook infatti ha la stessa diagonale dell'altro modello, 11.6 pollici, ma ha come punti di forza la potenza elaborativa, più elevata rispetto al modello Samsung, visto che qui si fa uso di un processore Intel Celeron 847 da 1.1 GHz in luogo del SoC Samsung Exynos 5250 con processore dual core ARM Cortex A15 da 1.5 GHz.
Inoltre, a differenza del prodotto coreano, Acer ha deciso di dare ampio spazio allo storage, integrando un hard disk vero e proprio da 320 GB. La capienza poi è ulteriormente espandibile grazie alla presenza di un lettore di memorie microSD e alla disponibilità di altri 100 GB via cloud, tramite Google Storage. Infine il prezzo, che è inferiore a quello dell'altro ChromeBook: il nuovo Acer infatti costa appena 199 dollari. Di contro invece c'è l'autonomia operativa, assai inferiore a quella del Samsung. Il primo infatti offre oltre 6 ore di autonomia, mentre l'Acer si ferma a circa 3.5 ore.
Il redattore di Gigaom si è detto molto soddisfatto del prodotto, che preferisce al Samsung appunto per i diversi vantaggi prima elencati e anche perché, a suo dire, il layout e l'esperienza d'uso offerti dalla tastiera Acer è superiore, inoltre questo ChromeBook integra anche una webcam HD. Al di là comunque delle preferenze soggettive per questo o quell'aspetto il confronto tra le due scelte antitetiche operate dalle due aziende nei loro recenti tentativi di rilanciare questo tipo di prodotti è interessante proprio perché così profondamente differente.
In entrambi i casi infatti l'OS è il medesimo e quindi, sostanzialmente, le possibilità sono le stesse, ossia molto limitate, fermandosi allo svolgimento dei piccoli task quotidiani legati alla navigazione, al controllo delle mail e poco altro. Il collega di Liliputing evidenzia la presenza sul lato della griglia di aerazione ed il rumore della ventola che, in determinate situazioni, si attiva. Il sistema è reattivo ed il Chromebook è veloce sia nell'accensione (20 secondi) che nello standby.
Sarà interessante dunque vedere cosa preferiranno gli utenti: è meglio spendere 50 dollari in meno per avere un device con un processore relativamente più potente e un maggior spazio di storage ma con un'autonomia più limitata o viceversa puntare tutto su autonomia e portabilità, pur con una spesa leggermente superiore? Voi cosa ne pensate?