Con un semplice messaggio sul social network Google+ Andy Rubin, Vice Presidente Senior della divisione Mobile di Google, ha annunciato che le attivazioni di dispositivi Android-based hanno raggiunto la quota di 700.000 al giorno.
700.000 attivazioni quotidiane, questo è il nuovo traguardo raggiunto dal sistema operativo Android del colosso di Mountain View e annunciato tramite un semplice post su Google Plus dal Vice Presidente Senior, Andy Rubin. Quest'ultimo ha anche spiegato come il dato sia riferito solo ai dispositivi realmente nuovi, perchè ciascuno viene conteggiato una sola volta, quando cioè l'utente si reca in negozio, acquista un dispositivo Android-based e poi lo attiva attraverso Internet.
Sono escluse con sicurezza quindi le riattivazioni, i reset e gli upgrade. Inoltre ha aggiunto che ciò implica che tutti i dispositivi privi di connessione WiFi, venduti quotidianamente, farebbero salire ulteriormente questa quota. L'annuncio arriva dopo alcuni mesi di silenzio, seguiti alla notizia di aver raggiunto quota 550.000 attivazioni giornaliere. Non sono però stati forniti dati riguardanti gli eventuali tassi di crescita delle attivazioni stesse o l'aumento significativo della quota di 200 milioni di terminali attivati dall'ottobre 2008, data di lancio ufficiale di Android. In questo contesto quindi la reale portata economica dell'annuncio, pur sicuramente positivo, non è chiarissima.
Si sa infatti che Apple detiene invece una quota di 250 milioni di utenti iOS, divisi quindi tra iPhone e iPad, ma che recentemente le attivazioni di iPhone sono salite in maniera considerevolmente più lenta, benchè i dati raccolti da Millennial Media suggeriscano che la crescita sia avvenuta proprio a scapito di Android, invece che per via di utenti passati da BlackBerry o dai vecchi sistemi operativi Nokia Symbian o Windows Mobile ai prodotti della Mela morsicata.
Google inoltre non ha mai comunicato le quote di attivazione divise per dispositivo, ma è comunque risaputo che gli smartphone Android based vendano molto di più rispetto ai tablet, che stanno facendo più fatica e si diffondono molto lentamente, per non parlare delle vendite quasi inconsistenti dei lettori MP3 e soprattutto della Google TV. Si tratta in ogni caso di un risultato sicuramente positivo per BigG, probabilmente ottenuto nei mercati emergenti, soprattutto il sud est asiatico.
Gli Stati Uniti infatti sono ancora un mercato importante, ma i migliori risultati Android li sta facendo registrare in Asia, soprattutto grazie alla decisione di permettere la vendita di device di seconda fascia, dotati di hardware meno performante e quindi più economici, come quelli prodotti da Huawei o ZTE, popolarissimi in Cina, dove c'è un bacino di utenza molto interessato alle nuove tecnologie ma ancora non in grado di investire le cifre che sono invece normali in Europa o USA. Non a caso in Cina Apple al momento è molto meno competitiva, con i propri device che si situano in una nicchia di mercato più ristretta in quanto molto più costosa e nonostante la scelta di continuare a commercializzare anche l'iPhone 3GS, ormai vecchio di due anni.