Il 2014 si è confermato un anno sfortunato per i tablet ed un anno di transizione per i computer che hanno fatto segnare un calo, anche se inferiore alle previsioni. Ma dal 2015 ci si aspetta una lieve ripresa.


In pochi si sarebbero aspettati una brusca frenata della corsa dei tablet nel 2014, eppure avremmo potuto intuirla da un po' di segnali, fra cui la scarsa propensione all'innovazione e il caotico moltiplicarsi di sigle e modelli che ha reso la categoria una poltiglia indigesta ed indecifrabile per gli acquirenti.

Allo stesso modo avremmo potuto notare degli indizi di ripresa da parte di desktop e notebook, dai quali ci si aspettava un costante calo e che invece hanno tenuto molto meglio delle previsioni. Qualcuno attribuisce questa ripresa ai chromebook, noi invece riteniamo che sia frutto di una riorganizzazione di alcuni big del settore come Acer e HP, e di una razionalizzazione e semplificazione dell'offerta.

A confermare la nostra teoria è il fatto che il Vecchio Continente, dove i chromebook sono molto meno popolari che negli Stati uniti, è stata una delle aree geografiche in cui i notebook hanno fatto segnare i risultati migliori.

Un quadro che viene confermato dalle analisi trimestrali di Gartner ed IDC seppure con qualche differenza: IDC è meno ottimista su una ripresa dei PC tradizionali, mentre Gartner stima una crescita dell'1% nel 2015 ed un piccolo picco del 4% nel 2016 grazie all'apporto della categoria degli "Ultramobile Premium".

Più significativo è il tasso di crescita stimata dei tablet per il 2015, pari all'8%, ma vogliamo far notare come le previsioni di segno positivo espresse per questo segmento dagli analisti lo scorso anno erano poi state totalmente disattese dai fatti.

Per quanto riguarda i singoli produttori, invece, Lenovo resta al comando con una quota di mercato che sfiora il 20% ma è distaccata di pochi punti percentuali da HP che ha un tasso di crescita in doppia cifra. Se il prossimo scorporamento della divisione computing e printing di HP in una società autonoma avrà gli effetti sperati, nel 2015 potrebbe esserci una accesa bagarre per la conquista della leadership. Bene anche Apple, DELL e soprattutto ACER che esce da un periodo travagliato. Unico dei grandi PC vendor a non riuscire a sfruttare l'onda positiva è ASUS che però mantiene una quota di mercato pressoché invariata, seppure lontana dal podio.

Via Liliputing

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