Venerdì 26 febbraio, i soldati americani in missione sono stati autorizzati dal Pentagono ad utilizzare liberamente i social network come Twitter e Facebook o ad aggiornare il proprio blog.
Questa decisione è il risultato di uno studio condotto dal Ministero americano della Difesa negli ultimi sette mesi, attraverso il quale le autorità USA hanno vagliato i pro e i contro sul possibile accesso dei militari ai social network e ad altre espressioni "sociali", anche quando i soldati sono impegnati in alcuni conflitti di guerra. Il Pentagono cerca di ridurre i rischi legati alla diffusione delle informazioni militari pur riconoscendo in Internet uno strumento unico per la comunicazione e la condivisione delle conoscenze tra più persone.
Una simile opportunità manterrebbe vivo il legame dei soldati con le proprie famiglie, facilitando il supporto e migliorando le relazioni pubbliche dell'esercito. Per evitare tuttavia di mettere in pericolo le operazioni ed i soldati, i vertici militari assegneranno a ciascun militare un determinato tempo di accesso ad Internet. Questa scelta permetterà così di standardizzare i componenti in funzione delle unità e delle armi. Il Pentagono, inoltre, proibirà l'accesso dai propri computer militari a siti pornografici, di giochi o che inneggiano al razzismo e alla violenza politica.
L'adozione di questa nuova direttiva implica che YouTube, MySpace, Twitter, Facebook ed altre decine di siti, a cui era stato vietato l'accesso dal Pentagono da maggio 2007, saranno nuovamente accessibili senza restrizioni. Il Ministero della Difesa americano spiega che in particolare il divieto alla visione dei video era stato effettuato per questioni legate alla banda occupata utilizzata. Oggi, però, le infrastrutture sono migliorate.