Dopo lo scandalo delle batterie al Litio difettose, Sony potrebbe cambiare strategia produttiva fabbricando batterie ai polimeri di Litio: le vecchie batterie Li-ion sono vicine al pensionamento?


La settimana scorsa, il presidente di Sony Electronics, Stan Glasgow, ha tenuto una conferenza stampa in cui ha dichiarato che probabilmente i produttori di notebook sceglieranno di utilizzare batterie ai polimeri di Litio al posto delle batterie agli ioni di Litio usate correntemente.

Le batterie agli ioni di Litio avrebbero ormai raggiunto il loro limite tecnologico, come dimostrano, da un lato, la vicenda del richiamo di 9,6 milioni di batterie per portatili prodotte dalla stessa Sony e, dall'altro, il recente richiamo di 1,3 milioni di batterie per cellulari prodotte da Sanyo.
"Non possiamo infilare nelle batterie agli ioni di Litio ancora altra energia" ha dichiarato Glasgow. Il riferimento, evidentemente, è alla corsa a creare batterie sempre più piccole e potenti che, già in altre dichiarazioni dei vertici Sony, era stata indicata come la principale responsabile del problema delle batterie esplosive.

Batteria ai polimeridi Litio per iPod

Per queste ragioni, è tornata di attualità la tecnologia delle batterie ai polimeri di Litio, sorta quasi un decennio fa quando Mitsubishi dotò di batterie di questo tipo il Pedion, un notebook che conobbe ben pochi successi, condannando alla stessa sorte anche i polimeri di Litio. 
Da allora, questa tecnica costruttiva era stata completamente soppiantata dalle batterie Li-ion, capaci di una maggiore densità energetica ( o "efficienza", cioè il rapporto tra la produzione di energia e l'area o la massa) ma anche afflitte da alcuni limiti intrinseci: il Litio contenuto nelle celle ha una natura potenzialmente instabile che, in caso di surriscaldamento o eccessivo flusso di corrente, può condurre ad un corto circuito o addirittura ad un incendio.

Nelle batterie ai polimeri di Litio, invece, il componente instabile è inglobato in un gel polimerico che contribuisce a ridurre enormemente i rischi di esplosione. Un altro vantaggio delle batterie con tecnologia LiPo (Lithium Polymer) è che il gel può essere modellato per ottenere batterie di forme differenti che si adattino meglio ad occupare lo spazio  lasciato libero dagli altri componenti del portatile.

Sempre secondo quanto riferito da fonti Sony, i polimeri di Litio sarebbero una scelta obbligata in quanto le due principali tecnologie alternative,  quella a celle di combustibile e quella zinco-argento, non sarebbero ancora pronte per la produzione in grossi volumi. Va ricordato, però, che le previsioni di Sony non sono totalmente disinteressate: il gigante giapponese è il secondo produttore mondiale di batterie al Litio e, sicuramente, non vorrà rinunciare alla sua fetta di questo lucroso mercato.

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