Stando ad una roadmap circolata in queste ore, Intel avrebbe programmato la riduzione del processo produttivo nel prossimi 10 anni con processori a 7nm nel 2021 e fino a 1.4nm nel 2029. Troppo ambiziosa?


Intel ci ha messo più del previsto per passare dal processo produttivo a 14 nm a 10 nm e la transizione non è ancora stata completata, visto che solo alcuni chip Intel Core di decima generazione sono realizzati a 10 nm, mentre tutti gli altri sono ancora fermi ai 14 nm. E non è un fattore da sottovalutare, perché il passaggio ad un processo produttivo più piccolo comporta un miglioramento nell'efficienza e nelle prestazioni generali.

Stando però ad una slide mostrata durante la presentazione di uno dei partner di Santa Clara, Intel avrebbe già pianificato la produzione dei suoi processori per i prossimi 10 anni, con una riduzione del processo produttivo ogni due anni, fino a chip da 1.4 nanometri entro il 2029. In particolare, Intel avrebbe programmato: 7nm nel 2021, 5nm nel 2023, 3nm nel 2025, 2nm nel 2027 e 1.4nm nel 2029.

Inizialmente - quindi a partire dal lancio dei suoi primi chip a 65nm nel 2005 e fino al 2016 - Intel ha adottato la strategia "tick tock", attraverso la quale il ciclo di sviluppo delle CPU veniva diviso in diversi "step" (o passi) successivi: Intel rilasciava una nuova famiglia di processori utilizzando l'ultimo processo produttivo disponibile e l'anno successivo presentava una serie di chip di nuova generazione con l'introduzione anche di una nuova architettura.

Quindi ogni due anni, Santa Clara scalava il suo processo produttivo ma, tra il 2014 e il 2019, Intel si è bloccata su 14nm: ha rilasciato la quinta, la sesta, la settima e l'ottava generazione di chip, tutti prodotti con processo produttivo a 14nm, così come gli Intel Comet Lake di decima generazione. Oggi solo i processori Intel Ice Lake di 10th generazione sono prodotti a 10nm, ma in quantità così limitate da non poter soddisfare la domanda di tutti i produttori di notebook. È quindi interessante vedere quali saranno i programmi di Santa Clara per il prossimo decennio, ma non sarà facile raggiungere questi obiettivi che - allo stato attuale - risultano anche piuttosto ambiziosi.

Nella stessa slide, notiamo anche alcuni "backport", secondo cui un processore che dovrebbe essere prodotto come chip a 5nm, ad esempio, potrebbe invece essere rilasciato come chip a 7nm++ se Santa Clara non sarà pronta a incrementare la produzione di processori a 5 nm. In altre parole, un piano di emergenza per eventuali ritardi imprevisti.

Nel frattempo, mentre Intel sta iniziando a concentrarsi sulla produzione a 10nm, AMD e molti altri produttori di chip ARM-based stanno già producendo a 7nm. E a questo punto, verrebbe da chiederci: quali saranno le roadmap di questi chipmaker?

Via: Anandtech

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