Batteria e temperature

La batteria dell'HP EliteBook 2760P è del tipo a lunga durata, a 6 celle agli ioni di Litio con una capacità di 39 Wh. Nonostante la capienza, tuttavia la batteria s'inserisce perfettamente all'interno del telaio, senza sporgere dal fondo.

Come sempre è stato utilizzato il software Bapco MobileMark 2007 impostato nello scenario Reader, che simula una condizione di idle costante, in modo da poter rilevare quella che può essere considerata la massima autonomia possibile per il portatile protagonista della nostra recensione. Durante lo svolgimento di questo test inoltre ricordiamo sempre che viene scelto un profilo energetico improntato al massimo risparmio possibile, ma lasciando la luminosità del display al massimo, così da simulare una situazione d'uso quanto più veritiera possibile, visto che nel quotidiano nessuno riuscirebbe a lavorare o a concedersi qualche ora di svago con la luminosità al minimo.

Venendo ai risultati abbiamo rilevato un'autonomia di 299 minuti, ossia praticamente 5 ore, un tempo vicinissimo alle 5 ore e mezza dichiarate da HP (basterebbe ridurre la brillantezza del display di qualche tacca per ottenere il risultato del produttore). Se da un lato si tratta di un tempo discreto, dall'altro bisogna pur tener conto che è stato ottenuto con un portatile con schermo di soli 12 pollici e privo di scheda video dedicata. Non si tratta quindi di un risultato eccezionale, ma in ogni caso l'autonomia ottenibile è sufficiente a portare a termine una giornata lavorativa relativamente breve o non troppo impegnativa.

Gli utenti che necessitano però di essere produttivi in mobilità per un tempo superiore dovranno senz'altro ricorrere all'acquisto della batteria aggiuntiva ultrasottile, sempre a 6 celle, che dovrebbe espandere l'autonomia a oltre 10 ore.

Passando alla misurazione delle temperature, con lo stress test di AIDA64 abbiamo rilevato circa 87° C per il processore, risultati nella norma, tenendo conto delle dimensioni assai compatte del notebook e quindi del poco spazio interno a disposizione per far circolare aria fresca, proveniente dall'esterno. Dissipatore e ventola comunque, per quanto più piccoli del normale, svolgono un ottimo lavoro, riuscendo a mantenere entro limiti accettabili la temperatura della CPU sotto sforzo.

Per rassicurare quelli di voi che sono più attenti al comfort termico, sottolineamo che il nostro test consiste nel mandare in full-load processore e memorie per 30 minuti. È una condizione di stress limite che nella pratica non si verifica mai.

Bisogna anche ricordare comunque che, visto il posizionamento della batteria nella parte anteriore, tutti i componenti caldi come processore e chipset si trovano posizionati verso il fondo del notebook e daranno quindi poco fastidio, non riscaldando più di tanto il palm rest e non condizionando il comfort d'uso, vero aspetto cruciale in un portatile business oriented.

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