Qualcomm ha annunciato ufficialmente la quinta generazione dei propri chip Gobi per la connettività mobile, capace di unire il supporto alle moderne reti LTE a quello delle vecchie UMTS, mantenendo così fede al motto "Internet, ovunque tu sia" che ne contraddistingue da sempre il logo.
Gobi è una piattaforma per la connettività mobile, sviluppata per essere impiegata parallelamente ai SoC SnapDragon e la cui caratteristica principale è quella di unificare il supporto a più tipologie di reti, anche di generazioni differenti, così da offrire sempre la possibilità di connettersi, a prescindere dal Paese in cui ci si trova. Qualcomm, azienda che produce Gobi, ha presentato ufficialmente la quinta generazione di questo interessantissimo chip, definendolo il primo a supportare diverse tipologie di connessioni LTE in un unico device per la connettività 4G.
Il modulo inoltre affiancherà alla compatibilità con sistemi Android based su architettura RISC anche quella con Windows 8 e Linux su processori x86. La piattaforma però non è destinata agli smartphone ma piuttosto ai tablet e ai notebook ultramobili. Dunque il nuovo modulo Gobi unisce funzionalità di GPS e supporto alle due pricipali tecnologie che caratterizzano le reti mondiali: FDD e TDD. La prima, il cui acronimo sta per Frequency Division Duplex è quella utilizzata in tutto l'Occidente e su cui si basano i sistemi 2G, 3G e 4G, in pratica GSM, GPRS, EDGE, UMTS, HSDPA, HSUPA, EVDO, CDMA e LTE. La Cina invece ha sviluppato un proprio sistema, chiamato Time Division Duplex, che supporta tutte le versioni delle tecnologie prima viste, anche se sempre in una versione proprietaria.
In questo modo quindi in futuro, chi avrà un tablet o un notebook dotato di questo nuovo chip Qualcomm Gobi, potrà sempre connettersi a Internet, indipendentemente dalla marca del device, dal sistema operativo adottato, dalla piattaforma hardware presente e persino dal luogo in cui ci si trova.