Le analisi delle principali società di consulenza IT prevedono che, nel 2007, i ricavi derivanti dalla vendita di notebook supereranno quelli da desktop. Per il sorpasso definitivo bisognerà,però, aspettare almeno il 2008.


Che i notebook possano insidiare il primato dei PC desktop era nell'aria, basta passeggiare per un centro commerciale per averne la sensazione: file di notebook mostrano i loro display ai possibili acquirenti mentre qualche sparuto desktop resta in disparte, ignorato dagli sguardi dei passanti.
La novità è che ora possiamo confermarlo grazie alle cifre presentate da alcune fra le maggiori società che si occupano di analisi mercato e pubblicate da eWeek.
Un rapporto finanziario, redatto dall'analista Richard Farmer di Merrill Lynch, prevede che, a partire dal 2007, gli introiti derivanti dalle vendite di notebook supereranno quelli dei computer desktop.

Addentrandoci nelle cifre scopriamo che, nel 2006, la percentuale di ricavi per i produttori è stata del 47% sui desktop contro il 41.6% sui notebook. Ma nel 2007 la situazione è destinata a cambiare, con i notebook che frutteranno il 45.6% dei ricavi mentre i desktop si fermeranno al 43.1%.
La forbice è poi destinata ad ampliarsi nel 2008, quando i notebook rappresenteranno il 50% delle entrate, distanziando di ben 10 punti percentuali i desktop, inchiodati sul 40%.

Ovviamente, trattandosi di stime, più le date sono lontane nel tempo, meno le previsioni sono attendibili, ma ci permettono comunque di individuare con certezza un trend che vede una progressiva crescita del mercato dei notebook a scapito dei PC desktop. Un trend molto significativo se si pensa che, appena nel 2000, le entrate derivanti dalla vendita dei notebook ammontavano a non più del 25% del mercato globale di personal computer.

La tendenza è confermata anche da altre compagnie di analisi (come ad esempio Gartner) così come dai risultati dell'ultimo quadrimestre di HP e Dell che hanno visto un aumento rispettivamente del 24% e del 17% nei ricavi dalle vendite di portatili, mentre il settore desktop è rimasto sostanzialmente stabile.

Le cause di questo successo possono essere ricercate in una serie di fattori diversi.
Innanzitutto i notebook sono convenienti per i produttori che riescono a trarne un maggior margine di guadagno. In secondo luogo c'è una grandissima attenzione da parte dei consumatori per questo genere di prodotti, sia per questioni di attrattiva estetica sia perché i portatili consentono di avvantaggiarsi della sempre maggiore diffusione di reti senza fili.

In ultimo, non va sottovalutato che, grazie agli sforzi dei produttori di chip come Intel e AMD, i portatili di oggi non devono soffrire di un gap prestazionale nei confronti dei desktop, come, invece, avveniva in passato.

E' necessario però precisare che il sorpasso nei ricavi non implicherà necessariamente un immediato sorpasso anche nei quantitativi di unità vendute: non bisogna, infatti, dimenticare che "il prezzo medio di un desktop è di 767$, mentre quello di un portatile è di 1083$", sottolinea Richard Shim, analista di IDC. L'attuale quota di mercato dei notebook è del 36% e, per assistere ad un superamento anche in temini di prodotti venduti, bisognerà attendere almeno il 2008.

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