Con il CES 2011 alle porte e con il prepotente mercato dei tablet, Asus e altri produttori internazionali, hanno deciso di tagliare i prezzi dei netbook.
Dopo le indiscrezioni su MSI, che avrebbe deciso di abbandonare il settore dei netbook per dedicarsi a quello emergente dei tablet oltreché concentrarsi sui notebook tradizionali, arriva la notizia secondo la quale Asus avrebbe compiuto un taglio dei prezzi per le sue soluzioni portatili. Sebbene tale novità possa sembrare positiva per gli utenti, in realtà dimostra la difficoltà del mercato dei netbook che, per certi versi, appare come indebolito e lontano dai suoi tempi migliori.
E’ piuttosto probabile che, oltre al consueto ribasso di fine anno dovuto alle novità tecnologiche che verranno presentate nel corso del Consumer Electronics Show di Las Vegas, l’emergente settore dei tablet che sta riscuotendo un successo forse inaspettato sia una delle cause più importanti di questa situazione. Nello specifico, dunque, Asus ha portato il prezzo di vendita dei modelli Eee PC da 10 pollici basati su processore Atom N450 PineView a circa 288 dollari mentre a, titolo di esempio, il Eee PC 1015PEM con CPU dual core viene proposto ad un prezzo inferiore ai 407 dollari.
Questo significa che i produttori più piccoli, per restare competitivi, dovrebbero allinearsi con le strategie di mercato dei colossi del settore. Ma questa mossa non è quasi mai praticabile e, spesso, porta all’abbandono vero e proprio. Bisogna considerare infatti che, sulla stessa linea logistica di Asus, stanno intervenendo big del calibro di Toshiba e Hewlett Packard i quali hanno anch’essi ridotto il costo dei loro prodotti, il tutto per allinearsi ad una notevole riduzione della richiesta da parte del mercato, ancora più modesta nel 2011 secondo le ultime previsioni.
Per il settore dei tablet, invece, si stima nel 2011 un numero di unità pari a qualcosa come 40 milioni, iPad 2 escluso, un risultato che, se confermato, sarebbe un indiscutibile sorpasso rispetto ai netbook.