I primi netbook basati su sistema operativo Chrome OS saranno lanciati entro quest'anno. E' questo ciò che afferma Eric Schmidt, presidente di Google, in un'intervista alla CNN.
I primi netbook Chrome OS integreranno processori Intel o ARM a seconda dei modelli. Saranno naturalmente forniti di una tastiera ma non disporranno di uno spazio di immagazzinamento proprio. In realtà, dovrebbe essere presente solo un drive SSD, che servirà ad archiviare il sistema operativo Chrome OS. Il disco SSD rappresenterà la memoria cache del sistema ma non potrà essere utilizzata per immagazzinare i documenti dell'utente.
Eric Schmidt ritiene che il nuovo sistema operativo Google sia dedicato a tutti coloro che credono nel futuro del cloud computing. Ricordiamo, infatti, che Chrome OS è un sistema operativo strutturato intorno ad un browser, Chrome. Tutte le applicazioni sono archiviate su Internet e non sul netbook. I massimi vantaggi collegati a ciò sono la possibilità di poter sfruttare l'ultima versione di ogni software e la sicurezza di poter accedere ai propri dati da qualsiasi terminale.
I documenti, anche personali, saranno conservati online. Senza un collegamento Internet, quindi, Chrome OS ha quindi un interesse realmente limitato. Lo scopo di un netbook è quello di raggiungere la massima mobilità, poter essere trasportato ovunque ed utilizzato sempre. Ma un netbook Chrome OS potrebbe risultare più limitato di un comune mini-laptop, proprio perchè il suo funzionamento è subordinato ad una connessione ad Internet. In questo caso una chiavetta 3G, un modulo 3G integrato ed una buona offerta Internet flat potrebbe essere la soluzione.
Eric Schmidt è certo che Chrome OS possa registrare lo stesso successo di Android, un sistema operativo che al momento è installato in alcuni netbook con OS Windows, ma che controlla soprattutto il mercato degli smartphone. Anche se il presidente di Google garantisce che i primi netbook Chrome OS arriveranno a fine anno, ci si chiede se questi modelli saranno effettivamnete disponibili nei negozi dalla fine del 2010.
