Mozilla aveva un progetto ambizioso per Firefox OS: il sistema operativo, basato sul browser omonimo, avrebbe dovuto competere con Android e iOS ma qualcosa è andato storto. Il successo sperato da Mozilla non è arrivato e la fondazione, dopo qualche anno di indecisione, ha allargato le maglie dell'OS stringendo collaborazioni con altri partner. E così dalla fine del 2015, Mozilla ha traghettato Firefox OS dal campo degli smartphone a quello Smart TV, passando per Internet of Things e oggetti connessi. L'obiettivo di Mozilla era solo uno: salvare Firefox OS e trovargli un settore in cui potesse esprimere le sue potenzialità. E sembrava esserci riuscita con le prime TV Panasonic, dotate proprio di questo sistema operativo.
Ma gira voce, che anche quest'ultimo tentativo sia fallito: la fondazione sta chiudendo alcuni di quei progetti dedicati a IoT. Stando a quanto comunicato da Cnet, Mozilla ha sciolto il team che si occupava dello sviluppo di Firefox OS per gli "oggetti connessi" ed ha licenziato le circa 50 persone che lavorano a quel progetto nonché due dirigenti, Bertrand Neveux e Ari Jaaksi.
L'unico prodotto su cui Mozilla continua ancora ad essere salda è il suo browser web Firefox, disponibile per desktop e dispositivi mobile, ma anche in questo settore ha perso quote di mercato negli ultimi anni rispetto a Chrome per esempio. Nonostante la chiusura delle divisione IoT, Mozilla ha riferito di essere impegnata su alcuni progetti sperimentali di Internet of Things, come un sistema di riconoscimento vocale simile ad Alexa di Amazon senza una connessione ad Internet e capace di proteggere la privacy degli utenti. Ne sapremo di più a fine febbraio al MWC 2017, dove ci aspettiamo la presenza di Mozilla.