Ormai prossimo ai 20 anni di vita, il kernel dei sistemi operativi Microsoft potrebbe essere radicalmente riscritto, puntando su semplicità e leggerezza per ottimizzare le prestazioni del sistema.
Eric Traut, uno dei maggiori progettisti dei sistemi operativi Microsoft, ha presentato, presso l’Università dell’Illinois, la prima relazione sul prossimo kernel Windows e sul futuro del sistema operativo del colosso americano, che come sappiamo avrà nome in codice Windows 7. In occasione di questo evento, sono stati evidenziati i possibili sviluppi e progetti, che vedremo concretizzati presumibilmente durante il 2009 ed è emersa una, peraltro preannunciata, rivalità con i sistemi open source.
Il nome Windows 7 è basato sui numeri dei sistemi operativi Microsoft. La prima versione di Windows NT aveva come codice 3.1, a cui sono succeduti NT 4, Windows 2000 (NT 5), Windows XP (NT 5.1), e Windows Vista (NT 6), come è possibile controllare entrando nel prompt dei comandi su uno qualsiasi di questi sistemi operativi.
Da Arstechnica apprendiamo che, grazie alla perizia e alle abilità ingegneristiche di una squadra di oltre 200 sviluppatori, Microsoft è riuscita a sviluppare il nuovo kernel su cui si baseranno i successivi sistemi operativi Windows e sui quali, grazie alle tecnologie di virtualizzazione, vi sarà una netta distinzione fra l’interfaccia grafica e quella testuale. Il primo a usufruirne sarà sicuramente il sistema operativo Windows 7, successore dell’ormai noto Windows Vista, che sta per mandare in pensione con un ritardo di cinque mesi il precedente sistema Windows XP. Punto di forza del nuovo sistema operativo sarà proprio il kernel, molto più leggero e flessibile, mentre sarà quasi sicuramente abbandonata anche la shell con il menù "start" in favore di una applicazione più agile e innovativa.
Battezzato col nome di MinWin, il nuovo kernel richiede esclusivamente 25Mbyte per l’avvio e circa 40 Mbyte di spazio di memoria. Nonostante le positive premesse, l'azienda di Redmond ha sottolineato che questo sistema non verrà commercializzato, ma sarà messo a disposizione per lo sviluppo e l'implementazione dei prossimi sistemi operativi, caratterizzati da un kernel più complesso ma meno pesante delle precedenti versioni.