Una batteria che dura tutta una vita (o quasi). È quanto promette l'Aeronautica militare americana in una recente ricerca sulla tecnologia betavoltaica.
Tra i tanti vantaggi che distinguono un notebook da un comune PC desktop vi è senza dubbio la portabilità, la libertà di utilizzarlo ovunque e in qualsiasi momento, anche se questa virtù è strettamente condizionata dall'autonomia del sistema. Tralasciando alcuni casi eccezionali, la batteria di un computer portatile offre in media una durata di circa due ore, con una durata massima di 10 ore di lavoro continuato su alcuni ultraportatili dotati di processori a bassissimo consumo energetico. Questo record sarebbe destinato ad essere presto infranto perché, secondo un recente studio condotto nei laboratori di ricerca dell'Aeronautica militare degli Stati Uniti, potrebbe essere molto vicina la nascita della prima batteria per notebook con un'autonomia di 30 anni!
L'innovativa batteria è costituita da celle betavoltaiche, che derivano dai semiconduttori e utilizzano isotopi radioattivi come unica fonte di energia. Dal naturale decadimento del materiale radioattivo deriva l'emissione di particelle beta che si trasformano in energia elettrica, capace di alimentare un notebook autonomamente per anni.
Le celle betavoltaiche possono essere racchiuse in una batteria abbastanza sottile, costituita da silicone poroso ideale per catturare l'isotopo dell'idrogeno, Trizio 3H, generato nel processo. Non si tratta di una reazione termica, quindi i notebook o i dispositivi mobili, come telefoni cellulari, palmari, lettori musicali non dovranno preoccuparsi delle alte temperature, diversamente dalle tradizionali batterie agli ioni di Litio. Tra i vantaggi della nuova batteria betavoltaica segnaliamo la presenza di materiale inerte e non tossico, eco-compatibile. Secondo i programmi le batterie a lunga durata potrebbero essere commercializzate al massimo entro i prossimi 2-3 anni.