Finalmente è ufficiale, anche 3 ha concluso un accordo con Apple per la distribuzione dell'iPhone 3G in Italia, anche se dovrà fare i conti con due mesi di ritardo rispetto alla concorrenza. Si è molto parlato negli ultimi giorni delle modalità con le quali la casa di Cupertino ha affrontato la vicenda iPhone in Italia; gli operatori TIM e Vodafone hanno inizialmente ottenuto l'esclusiva, e sono in procinto di varare il nuovo melafonino 3G sul territorio italiano, con lancio in previsto per l'11 luglio.
Ancora prima di conoscere le tariffe, l'utenza di 3 ha espresso la propria indignazione nei confronti di un'ingiusta esclusione, che è sfociata in una petizione organizzata dalla divisione 3 australiana, promotrice di un blog pronto a raccogliere le adesioni dei clienti. Il vero caos è scoppiato tuttavia con la presentazione delle tariffe da parte degli operatori concorrenti: sia le offerte TIM sia quelle Vodafone infatti, sono apparse improponibili alla maggiorparte dei consumatori. I costi mensili delle offerte in abbonamento, in particolare, hanno scatenato una vera e propria rivoluzione, con una petizione made in Italy, che ha già raccolto più di 3000 firme.
Un'intervista rilasciata a Il Sole 24 ore da Vincenzo Novari, amministratore delegato di 3 Italia, lascia trapelare tutta l'indignazione e risentimento su una situazione che pare surreale. Novari dichiara di essere sempre stato in contatto con Steve Jobs, CEO di Apple, che ha assicurato la disponibilità dell'iPhone anche per 3 a settembre. La questione non sarebbe tuttavia stata interpretata nella maniera corretta da Apple, rea di non aver analizzato a dovere l'affinità con gli operatori italiani. Ricordiamo infatti che 3, appartenente alla multinazionale cinese Hutchison Whampoa Limited, è la società telefonia che gestisce il maggior numero di utenti su reti UMTS al mondo. La presenza di una rete di infrastrutture migliori per il 3G, avrebbe dovuto convincere Apple sulla idoneità di 3 nella distribuzione del dispositivo iPhone 3G.
Novari non risparmia commenti su TIM e Vodafone, i cui piani tariffari garantirebbero "alle aziende margini interessanti". Il CEO di 3 Italia promette tariffe fino al 30% più convenienti rispetto alle società rivali, ed un servizio con maggiore traffico dati. L'ipotesi di un piano tariffario con acquisto a 90 euro, e tariffa mensile di soli 10-20 euro è sicuramente allettante. Posizione imparziale rispetto all'Antitrust, chiamata ad indagare su un probabile "coordinamento tra TIM e Vodafone", anche se l'amarezza per l'esclusione iniziale e per la disperazione della propria utenza è palese. Intanto l'11 luglio si avvicina.