Da qualche mese a questa parte, sono disponibili sul mercato i primi ibridi 2-in-1 con CPU Intel Core M (Broadwell). Si tratta, come forse già saprete, di processori da appena 4.5 watt particolarmente adatti per concept fanless, cioè privi di ventola, sottili e molto leggeri. Questi notebook/tablet - non ci stancheremo mai di dirlo! - sono indirizzati a chi non cerca grosse performance, ma si "accontenta" solo di un dispositivo maneggevole e facile da trasportare/utilizzare tutto il giorno. Poche ore fa, però in occasione del CES 2015, Intel ha allargato la famiglia Broadwell con chip più potenti da 15-28 watt per notebook, workstation portatili, piccoli desktop e computer all-in-one.
I processori Intel Core i3/i5/i7 di quinta generazione offrono migliori prestazioni grafiche (e un primo assaggio lo abbiamo già avuto qualche giorno fa) ed un'autonomia più elevata rispetto ai modelli Haswell di quarta generazione. Ci dovrebbe essere anche un incremento nelle performance della CPU, ma su questo aspetto Intel non fa grandi promesse; Broadwell è la fase "Tick" della strategia "Tick-Tock" e prevede una maggiore efficienza energetica ed un miglioramento delle prestazioni. Diamo qualche numero: Broadwell assicura un +4% di produttività, fino al +22% di performance nella grafica 3D e la possibilità di convertire file video più velocemente del 50% rispetto ai chip Haswell, che sostituiscono. E in effetti, dando uno sguardo al chip Broadwell, circa i due terzi del die è occupato dal processore grafico e non dalla CPU.
Intel ha previsto tre sottosistemi grafici: Intel HD 5500, Intel HD 6000 e Intel Iris 6100. Per non confondervi, più alto è il numero, più alto è il rendimento, ma tutti dovrebbero poter gestire le DirectX 12, OpenGL 4.3, OpenCL 2.0, e video 4K Ultra HD con risoluzioni fino a 3840 x 2160 pixel, nonché Intel WiDi. E' assicurato anche il supporto per video H.265/HEVC nonché VP8 e VP9. Iris 6100 avrà prestazioni grafiche paragonabili ad una GPU dedicata (per ora non ci sono test comparativi, ma ci aspettiamo punteggi simili a schede grafiche entry-level e mid-range) ma usando meno energia. I notebook con questo chip saranno disponibili entro il primo trimestre 2015, più probabilmente marzo.
Ma i miglioramenti non sono solo sulla grafica, ma anche sull'autonomia; stando a quanto comunicato da Intel, un computer portatile con un nuovo processore Intel Core i7 (Broadwell) riesce a funzionare per almeno 1.5 ore in più rispetto ad un modello con Haswell. Il paragone con notebook ancora più vecchi non regge: solitamente un utente cambia il suo computer portatile ogni 3-4 anni e, rispetto ai vecchi chip Ivy Bridge e Sandy Bridge di qualche anno fa, un Core i5-5300U riesce ad avere prestazioni grafiche 12 volte superiori, 2.5 volte migliori nella produttività (Office per esempio), il doppio dell'autonomia ed almeno 9 volte più veloce.
Broadwell è compatibile con Haswell pin-to-pin, e ciò significa che i produttori di dispositivi dovrebbero aggiornare l'hardware attuale in poche mosse e minime spese. I chip Broadwell avranno un prezzo simile agli Haswell che sostituiranno e questo è positivo per gli utenti, che non troveranno rincari sul prezzo finale del notebook. La migrazione completa da Haswell a Broadwell avverrà entro il primo trimestre 2015, grazie anche all'aiuto che Intel darà ai produttori di PC. Qui sotto l'elenco completo dei modelli Intel Broadwell Celeron, Pentium, Core i3, Core i5 e Core i7.
Via: ArsTechnica - Liliputing