Il melafonino di Apple in versione 3G sembra aver avuto, nonostante le polemiche, un enorme successo nei negozi italiani di TIM e Vodafone. Incombe tuttavia la scomoda ombra dell'AntiTrust, che indaga su una scorretta politica dei prezzi da parte dei due gestori.
L'iPhone 3G in Italia è stato accolto con molto entusiasmo dai consumatori, anche se le forti contestazioni dei giorni precedenti, causate dall'annuncio delle discusse tariffe di TIM e Vodafone, continuano imbrattando un successo poco convincente. Anche in Italia, come in gran parte degli altri 21 paesi nel quale oggi è stato lanciato l'iPhone 3G, ci sono state le lunghe file davanti ai negozi: in alcune grosse città i centri di telefonia sono rimasti aperti oltre mezzanotte in previsione di un assalto da parte dei fan Apple.
Durante la mattina l'episodio si è ripetuto all'orario di apertura. Le prime stime ed indiscrezioni provenienti dagli operatori sembrerebbero decretare un successo insperato, anche se i più scettici annunciano invece un gran flop dovuto a tariffe considerate improponibili; tuttavia i primi dati concreti delle vendite in Italia arriveranno da Apple soltanto domani. Quel che tuttavia preoccupa maggiormente, è l'intervento dell'AntiTrust, che ha aperto un fascicolo sulla vicenda in seguito ad un esposto inviato dal Movimento difesa del cittadino.
L'indagine accerterà se da parte di TIM o Vodafone vi siano stati "eventuali comportamenti lesivi della concorrenza o condotte penalizzanti e discriminatorie degli utenti". La somiglianza dei prezzi ha fatto infatti sospettare un possibile "accordo" tra gli operatori alle spalle degli utenti. Inoltre è da chiarire l'esclusione del terzo operatore italiano, 3 Italia, che pur mettendo le mani sull'iPhone a settembre, ha manifestato tramite il suo amministratore delegato Vincenzo Novari tutto il suo disappunto per una condotta considerata disdicevole.
TIM ha ad ogni modo introdotto proprio oggi due nuove tariffe , probabilmente tese a placare il malumore generale, valide dal 21 luglio, consultabili sul sito web dell'operatore. Purtroppo l'Italia si rende ancora una volta protagonista in negativo all'interno del panorama internazionale: solo nel nostro Paese l'esclusiva è stata concessa a più di un operatore, e solo qui la polemica sui prezzi è stata così incalzante.