Dai MHz alle performance per watt, l'efficienza energetica diventa tema centrale dello sviluppo di Intel e si estende oltre i microprocessori, a tutta la piattaforma ed oltre.


Nel settore dei computer portatili la qualità di un processore non si valuta in MHz ma in efficienza, cioé nel rapporto fra le prestazioni che è in grado di esprimere ed il suo consumo. Questo concetto, che oggi ci sembra ovvio, si è affermato concretamente solo nel 2003 con la nascita delle prime CPU Banias, ed è stato alla base del successo della piattaforma Intel Centrino.

L'approccio performance/watt ha dato risultati così incoraggianti che ora Intel medita di farne il fulcro di tutte le sue future linee di sviluppo, anche in ambito desktop e server. Non ci stupisce, pertanto, che all'IDF 2007 Fall l'argomento sia stato oggetto di una specifica conferenza dal titolo "Estendere l'efficienza energetica, dal silicio alla piattaforma e oltre".

Attualmente, come evidenziato dalle slide seguenti, i componenti che assorbono la maggiore quantità di energia sono il display e la scheda grafica, mentre la CPU ha un consumo paragonabile a quello di un hard disk. Questi risultati sono stati possibili grazie a una sofisticata gestione del voltaggio, tramite tecnologie come lo Speedstep e il Dynamic Front Side Bus Switching introdotto con Santa Rosa.

Si tratta ora di migliorare la gestione energetica dell’intera piattaforma e non solo dei singoli componenti, attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie rivolte all’ottimizzazione dei consumi. Gestione dinamica del voltaggio, controllo hardware e software, e una migliore progettazione dei circuiti stampati sono solo alcune delle novità sulle quali Intel sta lavorando con più impegno, in modo da assicurare continuità nelle prestazioni e al tempo stesso una riduzione dei consumi delle componenti a riposo, senza  causare disagi all’utente finale. 

I vantaggi saranno diversi a seconda che si tratti di un sistema desktop,server o notebook. Sotto quest'ultimo profilo, che è poi quello di nostro interesse, sarà possibile realizzare dispositivi più piccoli, con migliore efficienza termica, più facili da sviluppare per le case madri e di conseguenza più economici. Sembra davvero un’ottima prospettiva per noi appassionati, no?

Non possiamo che augurare a Intel buon lavoro e, allargando l'orizzonte, sperare in una sempre maggiore attenzione di tutti verso le problematiche legate al consumo energetico.

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