Intel, HP, Yahoo e cloud computingIntel, HP e Yahoo varano un colossale progetto di ricerca nel campo del cloud computing, un approccio distribuito e condiviso alle tecnologie tramite servizi di Internet.


Cloud computing è una delle tante risposte alla domanda "come possiamo fruire delle crescenti risorse che ci mette a disposizione la tecnologia?" Secondo l'approccio che prende il nome di "cloud computing", queste risorse devono essere distribuite agli utenti attraverso Internet (metaforicamente identificato con una nuvoletta, "cloud" appunto).

L'idea è di rendere disponibili dei servizi ai quali chiunque sia in grado di accedere, senza dover avere particolari competenze tecniche specifiche. Per molti rappresenta il futuro dei computer e del Web, tanto che Hewlett-Packard, Intel e Yahoo! hanno annunciato la nascita di un multi-data center e piattaforma sperimentale per la ricerca nel campo del cloud computing.

L'obiettivo dell'iniziativa è di promuovere la collaborazione fra il mondo accademico, industriale e gli enti pubblici al fine di abbattere le barriere logistiche e finanziarie che ostacolano la ricerca in questo campo.

Cloud computing con Intel, HP e Yahoo!

Oltre ai tre promotori, l'iniziativa è patrocinata da Infocomm Development Authority (IDA) di Singapore, dall'Università dell'Illinois con la National Science Foundation e dall'Istituto di Tecnologia Karlsruhe (KIT) per la Germania.

Inizialmente il progetto prevede la costituzione di sei centri di eccellenza presso ciascuno dei sei enti protagonisti. In ogni centro verrà creata una infrastruttura (basata in massima parte su macchine HP con processori Intel) composta da un numero variabile di 1000-4000 core di calcolo per sostenere la mole di dati necessari al cloud computing.

Sotto il profilo software si farà ricorso a codice open source, come Apache Hadoop e Pig, il linguaggio di programmazione messo a punto da Yahoo! Research.

I ricercatori di HP Labs useranno questo esperimento per raccogliere dati nell'area dell'intelligenza artificiale e dei servizi distribuiti. Intel, dal canto suo, non fornirà solo processori, chipset, schede di rete e dischi allo stato solido (SSD, Solid State Drive) per i data center, ma coglieràl'occasione per metterealla prova le sue ultime tecnologie come Data Center Management Interface (DCMI) e Node Manager (NM).

 

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