Nonostante le pressioni delle associazioni dei consumatori e l'insoddisfazione dell'AntiTrust statunitense, Yahoo e Google sarebbero intenzionate a concludere l'accordo pubblicitario a tutti i costi: i due colossi hanno già proposto una revisione dei termini.
L'asse d'acciaio del search advertising tra Google e Yahoo potrebbe essere approvato in extremis dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, grazie ad una resa "condizionata" da parte dei due giganti americani della ricerca online.
Dopo mesi di tribolazioni, sembrava che l'intesa pubblicitaria fosse ormai destinata all'insuccesso, nonostante la strenua resistenza delle due aziende: dopo l'annuncio di un ritardo che non prometteva nulla di buono, l'Antitrust ha infatti considerato inaccettabili i termini dell'accordo, che come già denunciato da varie associazioni per i diritti dei consumatori, quali ad esempio l'ANA (Association of National Advertisers), avrebbe minacciato la competitività del mercato ed innescato una crescita dei costi della pubblicità.
Google e Yahoo! non si sono tuttavia rassegnati, ed hanno fatto un passo indietro per tentare di strappare un accordo a lungo agognato: secondo quanto rivelato dal Wall Street Journal, la nuova proposta sarebbe caratterizzata da una riduzione della durata della partnership da 10 a 2 anni, e dall'imposizione di un limite di guadagno generato da Yahoo! attraverso Google del 25%.
Gli inserzionisti pubblicitari avrebbero inoltre il potere di decidere se visualizzare i propri banner pubblicitari sui siti patrocinati da Yahoo!. Google e Yahoo! hanno ammesso che le contrattazioni sono ancora in corso, pur rifiutandosi per il momento di commentare la notizia.
