Non è ancora passata nemmeno una settimana dall'annuncio ufficiale del nuovo tablet Google Nexus 7 che in Rete c'è già chi l'ha disassemblato per dirci com'è fatto. Vediamo il risultato di questa operazione.
iFixit è un popolare sito Internet che si occupa di smontare tutti i device più famosi al fine di giudicarne non tanto o non solo la qualità dell'assemblaggio interno e della componentistica adottata, quanto per valutarne le possibilità di manutenzione e riparazione e per scoprire i componenti interni. Questa volta dunque i colleghi si sono concentrati sul teardown del nuovissimo Google Nexus 7, il tablet che l'azienda di Mountain View ha presentato meno di una settimana fa.
Prima di riassumere qui il giudizio riportato da iFixit ricordiamo brevemente la configurazione di questo tablet, dotato di un display IPS con diagonale di 7 pollici e risoluzione di 1280 x 800 pixel, di un SoC Nvidia Tegra 3, con processore quad core ARM Cortex A9 a 1.3 GHz, coadiuvato da 1 GB di RAM, di una webcam anteriore da 1.2 Mpixel, di una porta microUSB con adattatore HDMI, di un modulo WiFi e di batteria da 4326 mAh che dovrebbe garantire un'autonomia massima di 9 ore, il tutto controllato dal nuovo sistema operativo Google Android 4.1 Jelly Bean.
La prima caratteristica positiva riscontrata dal tester durante le sue operazioni di disassemblaggio riguarda proprio la soluzione di chiusura delle due parti della scocca, basata su semplici dentini a incastro. La differenza tra questa soluzione e quella adottata dagli Apple iPad, la cui scocca è incollata, ammonta ad appena 1 mm (9.4 mm contro 10.4 mm a favore del tablet della Mela morsicata), una differenza che nel quotidiano non ha alcuna importanza ma che fa da spartiacque tra ciò che è riparabile e può quindi avere una vita più lunga e ciò che non lo è.
Ottima impressione ha suscitato anche la grande batteria interna da 4326 mAh e 16 Wh, che è risultata molto semplice da smontare, così come gli speaker integrati, anch'essi agganciati solo tramite un cavetto di tipo fast-on. Continuando a smontare il Nexus 7, il collega di iFixit si è accorto anche che molti componenti sono indipendenti dalla scheda madre e possono quindi essere sostituiti facilmente. Sui due lati principali inoltre la batteria e i componenti più caldi sono coperti da un sottile foglio in rame o forse in qualche lega particolare, tipo rame/tungsteno o rame/molibdeno, che aiutano a dissipare il calore senza bisogno di impiegare della pasta termica, cosa che sicuramente facilita le operazioni di manutenzione.
L'unica nota negativa, almeno parzialmente, è rappresentata dal display LCD, che non si separa dal vetro di protezione, rendendo più complessa un'eventuale operazione di sostituzione. Il voto finale comunque è molto positivo, in quanto il Google Nexus 7 riceve una votazione di 7 su 10, dove 10 è il voto massimo che indica i device in assoluto più facili da smontare. Un ottimo risultato quindi quello conseguito dagli ingegneri Asus e, di conseguenza, da Google.