Google HUD: gli occhiali Android da indossareProcessore da 1GHz, memoria RAM da 256MB e 8GB di memoria. Non è uno smartphone di vecchia generazione, un paio di occhiali firmati Google che consentiranno di gestire funzioni avanzate di realtà aumentata.


Secondo alcuni rumors, sarebbe stato avvistato nei Google Lab un prototipo di occhiali in grado di visualizzare informazioni e altri dati, secondo le modalità della cosiddetta Augmented Reality o realtà aumentata, molto simili all'idea di Apple. Inizialmente si era parlato di un normale paio di occhiali le cui lenti erano costituite da piccoli display LCD o AMOLED che, grazie a una connessione Internet, sarebbero stati capaci di visualizzare informazioni aggiuntive e correlate alla realtà circostante che si sta osservando, funzione per altro che si sta ormai diffondendo anche su molti smartphone di ultima generazione.

Google HUD

Ora invece il sito 9to5google ha fornito indicazioni parzialmente diverse. Secondo quanto riferito infatti gli occhiali sarebbero attualmente molto simili nell'aspetto a un altro prodotto già sul mercato dal lontano 2004, gli Oakley Thump MP3 che però, come dice il nome, integravano al loro interno soltanto un lettore di file audio e le relative cuffie. Diversamente da quanto si era ipotizzato inoltre gli occhiali avrebbero un aspetto molto meno innovativo rispetto all'immaginario corrente.

Il display infatti sarebbe solo uno e quindi posizionato solo su uno dei due occhi e non sarebbe nemmeno trasparente, un design quindi che ricorderebbe piuttosto alcuni prototipi IBM di un decennio fa. HUD, che sta per Heads Up Display, di Mountain View inoltre sarebbe dotato di una piccola telecamera per raccogliere informazioni dall'esterno, di 8GB di memoria Flash e di una dotazione hardware simile a quella di uno smartphone Android di vecchia generazione, grossomodo del 2010, con processore da 1GHz e memoria RAM da 256MB.

Gli occhiali quindi dovrebbero essere in grado non solo di fornire dati legati a funzioni di realtà aumentata, ma anche molto più semplicemente di catturare foto e forse anche video. Il software di controllo avrebbe la capacità di rilevare e riconoscere i movimenti della testa ed essi sarebbero utilizzati per controllare l'interfaccia, in maniera a quanto pare abbastanza semplice e funzionale.

Al momento comunque non si hanno indicazioni che farebbero pensare a qualcosa di più di un prototipo sperimentale, ma il fatto che Google ci stia lavorando ormai da diverso tempo potrebbe far presumere che, magari tra alcuni anni, device del genere, ovviamente molto più evoluti, potrebbero davvero giungere sul mercato, rivoluzionando il nostro modo di interfacciarci non solo alla tecnologia, ma anche alla realtà.

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