Google si piega ma non si spezza! Potrebbe essere questo il motto adottato dall'azienda di Mountain View per spiegare le conseguenze portate dalla crisi economica in atto. Per Google solo un leggero calo del fatturato.
Abituata a crescite record, il numero uno dei motori di ricerca registra per la prima volta dalla sua nascita un leggero calo del suo fatturato, che si stabilisce a 5.51 miliadi di dollari per il primo trimestre 2009, cioè una caduta del 3% rispetto al quarto trimestre 2008. Su un anno, le entrate di Google sono aumentate tuttavia del 6%. In compenso, il gruppo registra un incremento superiore alle attese, con un rialzo del 9% su un anno, a 1.42 miliardi di dollari.
"Nessuna società è immune alla recessione", ha commentato Eric Schmidt, direttore generale di Google, durante una conferenza telefonica con gli investitori. "Gli utenti continuano a cercare online, ma comprano meno". Secondo le analisi di ComScore, Google occupa oggi il 63.7% delle quote di mercato nella ricerca online negli Stati Uniti, molto avanti rispetto ai suoi concorrenti Yahoo o Microsoft. Ogni mese, il motore registrerebbe sette miliardi di richieste oltre Oceano.
I prodotti di Google, le pagine del motore di ricerca o i servizi online come YouTube o Gmail, rappresentano i due terzi dei redditi pubblicitari registrati sul trimestre dall'azienda di Mountain View, con un aumento del 9% su un anno. La restante parte (un terzo) proviene dai soci del programma AdSense, in ribasso del 3% su un anno. I dirigenti di Google hanno ricordato che il prossimo futuro (secondo trimestre dell'anno) è notoriamente conosciuto come un periodo "debole" sul piano delle entrate pubblicitarie. Per ora non ci sono segnali di ripresa immediata e Google ha bloccato le assunzioni, ora pari a 20.164 dipendenti.
