Open Handset Alliance, una coalizione di 34 aziende del settore capeggiata da Google, prova a disegnare il futuro della telefonia mobile, partendo da una piattaforma open source, Android.


Neanche una settimana fa il Wall Street Journal aveva rinfocolato i rumors su un possibile ingresso di Google nel settore della telefonia mobile. Ieri la conferma con un comunicato stampa da parte di un neonato trust di produttori.

"Contro ogni indiscrezione circolata negli ultimi tempi, non siamo in procinto di rilasciare un Googlefonino. Quello che stiamo annunciando, Open Handset Alliance e Android, è ben più significativo ed ambizioso di un singolo telefono cellulare. Infatti, attraverso gli sforzi congiunti dei membri di Open Handset Alliance speriamo di fare di Android il progenitore di molti nuovi telefonini e di creare una nuova esperienza mobile, con nuove applicazioni e funzionalità che oggi non riusciamo neppure ad immaginare", ha  enfatizzato Andy Rubin, Direttore del settore Mobile Platforms presso Google.

Con 3 miliardi di utenti sparsi in tutto il mondo, i telefono cellulari sono quanto di più vicino al concetto utopistico di "ubiquitous computing", ma la mancanza di una regia comune ha reso difficile per sviluppatori, operatori e produttori, rispondere alle mutevoli esigenze di questo variegato popolo di utenti. Android vuole coprire questo vuoto,con una piattaforma comune che consenta di realizzare  più velocemente e a minor costo prodotti innovativi capaci di dare ai loro utenti una esperienza mobile più individualizzata e flessibile.

Google descrive Android come un "software stack" composto da un sistema operativo, middleware, una interfaccia utente intuitiva e varie applicazioni. Non sono state, invece, ancora divulgate le funzionalità consentite dal nuovo sistema operativo mobile, ma diamo per certo che integri i più popolari servizi di Google, quali GTalk, GMail, Google Earth, Google Maps e YouTube. Sposando la filosofia open source, la piattaforma Android verrà distribuita sotto una licenza che darà agli operatori e ai produttori libertà e flessibilità d'azione.

Il progetto di Google è ambiziosissimo, ma il più famoso dei motori di ricerca non è solo in questa impresa: ad affiancarlo troviamo una nutrita schiera di colossi del settore mobile, quali T-Mobile, HTC, Qualcomm, Motorola e tanti altri, riuniti nel cartello Open Handset Alliance. La prima mossa della neocostituita Alleanza sarà il rilascio, la prossima settimana, di un kit di sviluppo che darà ai programmatori i primi strumenti per realizzare applicazioni per la nuova piattaforma.

I primi smartphones basati su Android sono attesi per la seconda metà del 2008.

 

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