Stamattina vi abbiamo riportato la notizia del lancio del nuovo sistema operativo open-source, Google Chrome OS. L'azienda di Mountain View sembra essere già in trattative con diversi produttori per distribuire i primi netbook con Chrome OS, ma altri esponenti del settore non sembrano convinti.


Google ha spiegato e descritto molti aspetti del nuovo sistema operativo open-source ed in particolare la capacità di agire come un browser web migliorato, dando la possibilità all'utente di utilizzare determinate applicazioni native o riservate ai netbook senza doverle necessariamente installare. In un'intervista al giornale Computerworld, il portavoce Microsoft ha ricordato che il sistema operativo di Google non sarà commercializzato prima della fine del 2010, aggiungendo: "Secondo quanto sentito, sembrerebbe che Chrome OS sia ancora in una fase iniziale del suo sviluppo".


L'azienda di Redmond, che ha rilasciato alla fine di ottobre il suo Windows 7, ricorda che Seven è l'OS più venduto delle ultime settimane. "I nostri clienti esprimono la loro soddisfazione per Windows 7, sia per l'impiego sul Web sia per le applicazioni utilizzate, indipendentemente dalle dimensioni del computer". Fino ad oggi Windows 7 resta il sistema operativo più venduto ad un mese dal suo lancio. La società invece che ha sviluppato la piattaforma Splashtop per netbook, ha affermato che il suo mini-sistema si avvia in pochi secondi. Entro la fine del 2010, l'azienda ritiene che Splashtop sarà installato su 100 milioni di computer.

Uno dei punti chiave di Chrome OS è la sua leggerezza e la sua rapidità tanto che, secondo Google, Chrome OS si avvia in 7 secondi ed anche meno. Dalle dichiarazione di Woody Hobbs, presidente di Phoenix Technologies, azienda specializzata nello sviluppo di BIOS, Google ha ancora molta strada da fare. "I sistemi operativi Instan-oN sono capaci di collegarsi alle varie applicazioni Internet in pochi secondi", ed aggiunge "Chrome OS non è un sistema operativo istantaneo, come quello che netbook e smartbook cercano per la loro mobilità". Infine l'abbandono di applicazioni installate in favore di servizi Web ha sollevato numerosi commenti in particolare sulla protezione dei dati dell'utente.

 

Per Tariq Krim, fondatore di Netvibes e di JoliCloud (basato su Ubuntu), il supporto di HTML5 e la cache dei file non è sufficiente. "Le applicazioni non sono ancora obsolete. Io adoro utilizzare VLC, Skype o OpenOffice.org quando sono in aereo senza alcun accesso Wi-Fi". Il sistema operativo Chrome OS riuscirà a convincere gli utenti? Sarà traformato in una soluzione istantanea (mini-sistema) a completamento di un OS classico o sarà presentato come un vero e proprio sistema operativo principale?

 

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