PowerXpress e Hybrid CrossfireX: in cosa consistono le nuove tecnologie di grafica ibrida supportate dal chipset AMD M780G? E quali sono le altre features innovative del chipset della piattaforma AMD Puma? La risposta in questo articolo.


Occupandoci della nuova famiglia di chipset per notebook AMD serie 7, avevamo anticipato che sarebbe stata composta da tre modelli: AMD M740G, versione entry level provvista di sottosistema grafico IGP incompatibile con le API DirectX 10, ma comunque dotata di supporto per l'interfaccia HDMI con HDCP, AMD M780G e M780T. Quest'ultimo è sprovvisto del chip UVD (Unified Video Decoder) e del supporto per l'interfaccia DisplayPort e sarà indirizzato a notebook di fascia alta e desktop-replacement che facciano necessariamente ricorso ad una scheda video dedicata.

Tutti questi chipset sono destinati alla neonata piattaforma AMD Puma, ma solo uno è stato già reso disponibile: il modello intermedio AMD M780G. In questo articolo approfondiremo la conoscenza delle sue caratteristiche e vi presenteremo alcune delle sue features più innovative.

Il northbridge del chipset M780G comprende un chip IGP (Integrated Graphics Processor) ATI Radeon serie 3000, derivato senza troppe modifiche dalle GPU ATI Radeon HD 2400: opera ad una frequenza di 500MHz ed è dotato di supporto per le API DirectX 10. Le performance grafiche 3D dovrebbero essere 3 volte superiori a quelle della controparte Intel (chip GMA X3100 su piattaforma Santa Rosa Refresh), come ribadito più volte dalla stessa multinazionale di SunnyVale.

L'acquisizione di ATI, aspramente criticata nel 2007 ed additata come causa principale delle pesanti perdite del gruppo, sembra dare i suoi frutti: ora AMD ha un sottosistema grafico integrato per notebook estremamente performante. Considerata, però, l'importanza limitata che riveste la grafica 3D per molti utenti che scelgono un notebook con GPU integrata, lo scarto prestazionale, sotto questo profilo, ha un valore più propagandistico che reale.

A nostro parere, c'è un altro fattore che influisce positivamente sulle prestazioni della grafica integrata ATI: l'ampiezza di banda del link HyperTransport 3.0 che collega chipset e processore e quindi anche sottosistema grafico ATI e controller di memoria. La GPU riesce, così, ad accedere molto più rapidamente alla memoria di sistema condivisa e a sfruttare pienamente le sue capacità.

Da queste considerazioni, si evince chiaramente che è il chipset il vero punto di forza della piattaforma AMD Puma: è costituito da 205 milioni di transistor (più di molte schede grafiche dedicate) ma ha un TDP di appena 13W (3W in idle). Il profilo termico è rimasto pressoché inalterato rispetto al precedente chipset M690G, ma features e performance sono cresciute in modo esponenziale.

Fra le tecnologie integrate nel chipset AMD M780G, alcune sono già note, come ATI Avivo HD, un set di features destinate espressamente all'elaborazione delle immagini, fra le quali ha un ruolo di spicco il motore UVD, un chip (anche se sarebbe più corretto riferirci ad una porzione di silicio) dedicato esclusivamente alla codifica/decodifica dei formati video compressi MPEG-2, VC-1 e H.264. Quest'ultimo è indispensabile per riprodurre video in formato HD (alta definizione) senza caricare il processore della mole di lavoro necessaria alla loro decompressione. Se ne avvantaggia l'autonomia, con l'obiettivo dichiarato di consentire la visione su notebook di un intero film HD con una sola carica di batteria.

Meno nota, ma più affascinante la tecnologia DispayCache. Si tratta di una tecnologia opzionale, che i produttori potranno scegliere di implementare o meno sui loro notebook, indirizzata al miglioramento dell'efficienza energetica e delle performance. Materialmente, DisplayCache (in precedenza SidePort) è un piccolo quantitativo di memoria on-board che interagisce col chipset attraverso un bus a 16-bit.

DisplayCache interviene quando il sistema è in idle e sullo schermo viene proiettata un'immagine statica, sollevando la CPU e la memoria da questo compito. È indispensabile per consentire lo spegnimento totale del link HyperTransport 3.

La tecnologia DisplayCache avrebbe, però, anche un'altra utilità, meno documentata, ma altrettanto interessante: può essere combinata con la memoria di sistema a vantaggio della CPU e del sottosistema integrato IGP. Il miglioramento delle prestazioni di gioco sarebbe pari al 10%, secondo quanto divulgato da AMD.

Nonostante le tante migliorie apportate, va detto che il chipset AMD M780G è un adattamento del chipset 780G, impiegato nella piattaforma desktop Spider accanto ai processori Phenom. La parentela diventa evidente quando si vanno ad esaminare le intefacce supportate: LVDS, VGA, DVI, DisplayPort v1.1 e HDMI v1.2 (sembra però che siano disponibili solo 2 canali audio). DVI e DisplayPort supportano risoluzioni massime di 2560x1600 pixel e HDMI v1.2 può raggiungere una risoluzione full HD (1920x1200). Possono essere utilizzati fino a due display in contemporanea, e può essere riprodotto video protetto dal sistema HDCP su entrambi.

Il northbridge si occupa anche di gestire 26 canali PCI-Express 2.0: 16 saranno utilizzati per collegare una eventuale scheda video esterna, altri 6 saranno a disposizione di eventuali moduli aggiuntivi e 4 sono usati per connettere il southbridge SB700.

Siamo arrivati al culmine della nostra analisi tecnica del chipset AMD M780G e non resta che descrivere la novità più attesa: la grafica ibrida, una tecnologia che promette la quadratura del cerchio fra performance grafiche e autonomia. Finora chi si accingeva all'acquisto di un notebook doveva necessariamente scegliere fra esigenze di gioco (o più in generale di elaborazione grafica 3D) e durata della batteria.

La soluzione al problema potrebbe aprire la strada ad una nuova epoca del mobile computing e segnare il definitivo sorpasso dei notebook sui desktop. La risposta di AMD si articola in due parti: ATI PowerXpress e ATI Hybrid CrossFireX.

PowerXpress è la tecnologia che, sotto sistema operativo Windows Vista, permette di passare dal chip grafico integrato ATI Mobility Radeon HD 3000 ad una scheda video dedicata, senza la necessità di dover riavviare il notebook. Gli utenti possono gestire questo passaggio manualmente, oppure lasciare che sia il sistema ad attivare il sottosistema grafico IGP quando si usa la batteria. Insomma, l'utente può esercitare il massimo controllo sul processo e decidere se vuole una scheda video più scattante o se privilegia silenziosità e basse temperature.

Una funzionalità simile sarà introdotta anche dalla prossima piattaforma mobile Intel Centrino 2, laddove, finora, era necessario riavviare il notebook ad ogni switch della sezione grafica (il solo PC portatile a disporre di una doppia GPU, integrata-dedicata, è il Sony Vaio SZ). Ora sarà possibile compiere l'operazione a computer acceso, anche se saranno necessari alcuni secondi d'attesa fintanto che il sistema operativo carica i nuovi driver).

L'altra faccia della grafica ibrida marchiata AMD è rappresentata dalla tecnologia Hybrid CrossFireX: nei momenti in cui anche un singolo frame è prezioso, il chip IGP ATI Radeon HD 3200 potrà accorrere in soccorso ad una scheda grafica dedicata della famiglia ATI Mobility Radeon HD 3000 consentendole un guadagno di performance di alcuni punti percentuale (circa il 15% in abbinamento ad una GPU ATI Mobility Radeon HD 3400, indica il produttore).

Oltre a PowerXPress e Hybrid CrossfireX, il sistema Hybrid Graphics della piattaforma AMD Puma comprende altre due tecnologie: ATI SurroundView e ATI PowerPlay. La prima consente di utilizzare fino a quattro monitor, due per il chip video integrato ATI Radeon HD3200 e altri due per una eventuale scheda grafica dedicata della serie ATI Mobility Radeon HD 2000 o HD 3000. La seconda consiste di una serie di impostazioni di risparmio energetico che hanno l'obiettivo di migliorare i consumi quando il notebook è alimentato in batteria.

Il southbridge SB700 è il controller I/O del sistema, cioè il chip che si occupa di gestire le interfacce più lente di un computer. Sono supportate 14 connessioni USB (dovete considerare che l'interfaccia USB non viene utilizzata solo dalle porte USB ma serve anche a connettere vari dispositivi integrati, come il lettore di schede di memoria multiformato o il sensore biometrico di impronte digitali), 6 canali SATA, con modalità RAID 0, 1, 10 e i chip di controllo remoto IDM (Intelligent Device Management) e di crittgrafia TPM (Trusted Platform Module).

E' supportata direttamente l'interfaccia eSATA, evitando il rischio che i produttori ODM debbano utilizzare un controller SATA su scheda mini PCI-E per aggiungere questa caratteristica ai loro notebook. Il southbridge integra anche un chip HD Audio. È assente, invece, il supporto per il modulo di memoria allo stato solido AMD HyperFlash, che avrebbe dovuto svolgere funzioni analoghe a quelle di Intel Turbo Memory.

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