Asustek potrebbe trasferire sotto la controllata Asusalpha Computer tutta la sua produzione di computer portatili. Una mossa inaspettata ma che potrebbe avere solide motivazioni economiche.


Asustek è una multinazionale con base in Taiwan, leader mondiale nella produzione di componenti per computer (schede madri, schede video, drive ottici...), nonché di sistemi preassemblati (notebook, desktop, PDA...), che in parte distribuisce direttamente al pubblico sotto il brand Asus, e in parte fornisce al mercato OEM (Original Equipment Manufacturer), cioé a terzi che poi applicheranno il loro marchio.  

La notizia è che Asustek starebbe pianificando di trasferire il suo settore notebook di vendita diretta presso la controllata Asusalpha Computer, della quale detiene il 100% dei titoli. Secondo fonti vicine ai produttori taiwanesi, sembrerebbe che Asustek, con questa mossa, voglia separare la produzione di notebook da quella di motherboard e console da gioco, che resterebbero sotto la casa-madre.

Nel 2005 Asustek aveva distaccato sotto la società satellite Asusalpha la produzione di notebook OEM, spinta dalle pressioni dei clienti che lamentavano un conflitto di interessi nella contemporanea esistenza di un ramo di vendita diretta e un ramo di produzione per conto terzi. Ma, se le odierne indiscrezioni dovessero essere confermate, i due rami di produzione di notebook verrebbero riuniti, stavolta in capo ad Asusalpha, riproponendo quel conflitto di interessi, con una conseguente perdita di competitività sul mercato OEM.

Le reazioni, infatti, non si sono fatte attendere: Dell, uno dei migliori clienti di Asustek con un ordine di circa un milione di notebook, ha messo in discussione la possibilità di ulteriori futuri accordi, Toshiba ridurrà l'ammontare delle unità acquistate, mentre il contratto con Apple per la fornitura dei MacBook terminerà a Novembre di quest'anno.

Ma se il settore OEM attraversa un momento di difficoltà, quello dei notebook in vendita diretta riscuote un successo sempre crescente, tanto da spingere clienti come Sony e Apple a rivolgersi ad altri produttori come Foxconn Electronics (Hon Hai Precision Industry) e Quanta Computer, per fronteggiare la concorrenza dei portatili marchiati Asus.

Da questi dati gli analisti evincono che la mossa di Asustek potrebbe avere questa interpretazione: mantenere in capo alla casa-madre settori come la produzione di motherboard e console da gioco, che ultimamente stanno registrando un momento di successo (Asustek al momento realizza per conto di Sony la PlayStation 3), separandoli dalla produzione di notebook. In questo modo si potrebbero proteggere le commesse per motherboard e console, dalle rivalità che hanno investito il settore notebook.

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