Asus Ultrabook: 6 modelli ad ottobreA poco più di tre mesi dal supposto debutto, Asus PadFone resta ancora ampiamente un mistero. Mostrato al Computex 2011 solo come prototipo, non ne conosciamo ancora la configurazione definitiva. Cerchiamo quindi di fare il punto della situazione.


Negli ultimi mesi, Asus ha introdotto diversi, interessantissimi dispositivi ibridi, in grado di unire tre device mobili oggi molto gettonati, vale a dire smartphone, tablet e notebook. Tra questi molti li abbiamo già visti in funzione, ne conosciamo le caratteristiche tecniche o addirittura sono già sul mercato o lo saranno a brevissimo, ma su uno di questi permane ancora il riserbo più totale e le notizie sono davvero poche. Parliamo di Asus PadFone, l'originale ibrido che unisce smartphone e tablet.

Asus Padfone

Al Computex 2011, come si può vedere anche dal nostro filmato, è stato mostrato solo un prototipo, ossia un esemplare non funzionante, con l'unico obiettivo di mostrarci soprattutto il sistema di fissaggio dello smartphone all'interno del tablet e l'aspetto estetico dei due componenti. L'idea di Asus infatti è semplice quanto efficace: integrare l'intera piattaforma hardware nel cellulare e poi, quando si necessita un form factor più funzionale per svolgere determinati task, ecco che basterà inserire lo smartphone all'interno del tablet per passare così da un display da 4 pollici a uno da 10 pollici.

Il tablet inoltre integrerà anche una batteria autonoma, per espandere così l'autonomia dell'intera piattaforma. Materiali e design sembrano molto curati e gradevoli, come sempre accade con i prodotti dell'azienda taiwanese, ma la stessa Asus ci ha tenuto a far sapere che entrambi potrebbero cambiare prima della commercializzazione vera e propria e che il prodotto è ancora in via di definizione. Stesso discorso per la dotazione hardware, ma come mai?

Asus Padfone smartphone

Un device del genere ha posto diversi problemi e Asus sta attendendo che sul mercato hardware e software vi siano le risposte adatte alle domande poste. Ad esempio per il processore e la GPU si è parlato della possibile adozione del SoC Nvidia Tegra 3, conosciuto col nome in codice Kal-El. Si tratta indubbiamente di una soluzione molto potente e in grado di offrire ottime prestazioni in ambito multimediale, ma è pur sempre una piattaforma basata su cinque core ARM dell'attuale generazione, ossia Cortex A9, non particolarmente efficaci quindi dal punto di vista dei consumi. Si potranno ottenere autonomie sufficienti con entrambi i dispositivi adottando questa piattaforma?

Asus Padfone sportellino

E' evidente che Asus non ha ancora trovato una risposta. L'altro problema è legato al software. Attualmente infatti non c'è un sistema operativo in grado di funzionare adeguatamente sia su uno smartphone che su un tablet. Google infatti propone attualmente la versione Android 2.3 Gingerbread per i primi e la versione Android 3.2 Honeycomb per i secondi. PadFone quindi necessiterebbe di un OS che sia genuinamente cross-platform e Google lo sta sviluppando: si tratta infatti della versione Android nota col nome in codice di Ice Cream Sandwich, che dovrebbe debuttare a giorni, unificando in un solo OS la compatibilità per tutti i dispositivi mobili. La soluzione migliore, al momento, è dunque l'attesa. Vedremo quindi nei prossimi mesi se Asus PadFone vincerà la sua scommessa contro il tempo.

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