Oltre agli annunci sui prossimi chip da 7 nm, nel corso della conferenza al Computex 2018, AMD ha annunciato i nuovi processori AMD Ryzen Threadripper di seconda generazione a 12nm con un massimo di 32 core.
Se Intel, durante il suo keynote al Computex, ha annunciato la prossima CPU da 28 core con disponibilità nel quarto trimestre 2018 (probabilmente però il rilascio ufficiale avverrà al CES 2019 di gennaio), AMD è un passo avanti nella corsa ai core visto che - nella stessa fiera di Taipei - ha mostrato il primo processore a 32 core, promettendone il lancio nel terzo trimestre 2018, quindi tra qualche mese.
Come le più recenti soluzioni AMD Ryzen per desktop, anche AMD Ryzen Threadripper di seconda generazione sarà un processore high-end basato su architettura Zen+ a 12nm che offrirà importanti miglioramenti nelle performance e nell'efficienza energetica. L'azienda di Sunnyvale ha introdotto due versioni: la prima con 24 core (48 thread) e la seconda con 32 core (64 thread), entrambe con un numero di core doppio rispetto ai modelli Threadripper top-end di prima generazione.
Il nuovo chip è anche compatibile con il socket TR4 (4094 pin) esistente e questo faciliterà gli upgrade: se possedete una motherboard con chipset X399, quindi già predisposta per chip Threadripper di prima generazione, potrete sostituire il vecchio processore con un Ryzen Threadripper 2 senza dover aggiornare il BIOS. Le frequenze (3GHz base e 3.4GHz turbo) sono inferiori al passato, ma questo ha permesso ad AMD di controllare i consumi energetici e spingere sulle prestazioni, mentre il TDP adesso sfiora i 250W (prima toccava 180 Watt) mettendo a rischio le performance in caso di overclock.
In una demo sul palco, AMD ha messo a confronto un computer con processore Threadripper a 24 core, 32GB di memoria a 2667 MHz e sistema di raffreddamento ad aria con un PC fornito di un chip Intel Core i9 a 18 core con 32GB a 3200 MHz di RAM e raffreddamento a liquido, dimostrando che la soluzione AMD è in grado di elaborare più velocemente un'immagine complessa in Blender. Le premesse sembrano incoraggianti.
