Per quanto riguarda più strettamente il comparto grafico, la terza generazione di Radeon Graphic Core Next (GCN) include un numero di migliorie evolutive tra cui l’integrazione fino a 8 core GCN (contro i 6 di Kaveri), il pieno supporto a DirectX 12, l’integrazione di un sistema di compressione lossless delle informazioni cromatiche dei fotogrammi per un migliore sfruttamento di banda della memoria DRAM, e il componente di rescaling implementato a livello hardware accennato in precedenza.

Adottando un sistema di “isole di voltaggio” controllate indipendentemente per ottimizzare i consumi nell’utilizzo per grafica 3D, AMD sostiene inoltre di aver ridotto le dispersioni elettriche del 18% rispetto all’iterazione precedente permettendo quindi un incremento delle frequenze di lavoro del 10% a parità di potenza assorbita, o una riduzione del 20% nell’assorbimento a parità di frequenza.

Ottimizzando il design di Carrizo intorno alla potenza nominale di 15W, i dati che ci vengono forniti parlano di un incremento prestazionale del 65% nel benchmark sintetico 3DMark 11-P.

 AMD Carrizo

Spostando l’attenzione ad un livello architetturale più generale, Carrizo rappresenta il primo SoC completamente conforme allo standard HSA (Heterogeneous System Architecture) 1.0. Ciò significa che a partire da questa generazione di chip le componenti CPU e GPU potranno essere sfruttate utilizzando un modello di programmazione unificato grazie all’utilizzo di uno spazio di indirizzamento (virtuale e fisico) comune e all’estensione della coerenza multicore alla GPU.

In altri termini, dal punto di vista delle risorse computazionali i “core” delle APU Carrizo possono essere utilizzati in maniera del tutto flessibile permettendo agli sviluppatori di sfruttare la tipologia di core più adeguata al carico e garantendo l’accesso a tutta la memoria in coerenza (quindi evitando tutte le latenze indotte dalla necessità di trasferire dati da CPU a GPU in configurazioni “tradizionali” di memoria non condivisa).

È ragionevole concludere che per quanto questa tecnologia sia estremamente promettente, con Carrizo AMD sta gettando le fondamenta per qualcosa che potrà sostanziarsi più avanti con il supporto software adeguato alla tecnologia e con l’avvento di architetture ad alte prestazioni in grado di offrire workstation mobili (e non) di nuova generazione.

AMD Carrizo

Infine vale la pena menzionare come nonostante la sesta generazione di APU serie-A di AMD abbia un target prettamente mainstream, strizzi l’occhio anche a possibili ambiti di adozione più prettamente “corporate” grazie all’integrazione di un sottosistema dedicato alla sicurezza basato su architettura ARM Cortex-A5 dotato anche di un co-processore crittografico con supporto alla gran parte degli standard attuali in termini di encryption/decryption, hashing e generazione di numeri pseudocasuali.

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