AMD Carrizo: approfondimento tecnicoApprofondimento tecnico sulla nuova famiglia di processori di sesta generazione AMD A-Series "Carrizo" per notebook mainstream, per una nuova esperienza multimediale. Scopriamo le caratteristiche della CPU e le prestazioni della GPU.


Se la ponderata strategia di AMD presentata nel corso del 2015 Financial Analyst Day ha contribuito a incrementare curiosità e attese sul ritorno del chipmaker ai processori ad alte prestazioni con l’architettura “Zen”, oggi AMD è decisa a riconquistare un ben diverso segmento di mercato con la presentazione ufficiale delle sue nuove APU di sesta generazione “Carrizo”.

Stando ai dati riportati dalla compagnia in occasione del “AMD Tech Day”, il segmento mainstream dei notebook con prezzo compreso tra i $400 e i $700 è di fatto il più corposo in termini di volumi e fatturato nell’intero mercato dei PC. Non stupisce quindi che l’obiettivo di breve termine del chipmaker californiano sia quello di incrementare la sua presenza in questo settore.

Benché pensati per una fascia d’utenza intermedia, non si può negare che AMD abbia posto degli obiettivi decisamente ambiziosi per la sua più recente serie-A di processori.

AMD Carrizo

AMD Carrizo

Dal punto di vista delle prestazioni, i due requisiti che Carrizo punta a soddisfare sono gaming online fluido “out-of-the-box” con supporto a DirectX 12 e un’esperienza di streaming video ad altissima definizione senza compromessi. Tutto questo senza pagare dazio in termini di efficienza, anzi migliorando sostanzialmente l’autonomia di esercizio per la maggior parte degli scenari d’uso.

Benché popolari giochi online come DOTA 2 e League of Legends non rappresentino certo dei benchmark impegnativi per hardware attuale orientato al gaming, la loro popolarità e la possibilità di essere fluidamente giocabili tramite portatili mainstream dal form factor compatto è sicuramente un valore aggiunto che i chip AMD possono vantare senza necessità di GPU discrete aggiuntive.

Tuttavia la superiorità delle APU AMD in questa tipologia di applicazioni rispetto alla concorrente Intel e alle sue GPU integrate non rappresenta una novità, e in questo senso Carrizo non rappresenta un sostanziale passo in avanti quanto più un consolidamento in termini di pure prestazioni.

La vera novità rispetto alla precedente generazione di APU sarebbe invece nel sostanziale incremento di efficienza energetica, risultante in un’autonomia di gioco quasi raddoppiata. Se si tiene conto del fatto che per questa generazione di chip AMD manterrà il processo produttivo invariato a 28nm, risulta immediato apprezzare il lavoro svolto in termini di ottimizzazione dell’architettura.

Sul fronte dell’esperienza multimediale, la ricetta di Carrizo si mantiene simile a quanto visto per il comparto gaming, ma con una marcia in più. Se infatti i requisiti più “onerosi” in termini videoludici siano ancora di interesse più o meno esclusivo per una specifica nicchia di appassionati, la fruizione di contenuti multimediali a risoluzioni sempre più alte coinvolge potenzialmente tutti gli utenti: che si tratti di streaming online o di download digitali, sono sempre di più i contenuti video che vengono forniti in formati fino a 4K.

AMD Carrizo

Con Carrizo, AMD propone la prima soluzione di decodifica hardware H.265/HEVC per notebook mainstream che promette una riproduzione di video Ultra HD a 60 fps. Le nuove APU dovrebbero quindi non solo essere in grado di riprodurre in maniera fluida e senza intoppi flussi video ad altissima risoluzione, ma garantire un’autonomia di playback più che raddoppiata grazie alle unità di decodifica dedicate. Questa feature della nuova serie-A AMD andrà in qualche modo a vantaggio anche di chi fa un uso “social” dei videogiochi, grazie all’accelerazione della codifica video real-time per il live streaming.

In aggiunta a questi elementi cardine dell’esperienza utente promessa da Carrizo, AMD promette un miglioramento delle prestazioni generalizzato per disparate tipologie di carico, incluse quelle graficamente più intense che tradizionalmente non assoceremmo al segmento mainstream. Ci riferiamo ad esempio alla partnership con Adobe e ai suoi prodotti di grafica professionali, per i quali moltissimi filtri sono stati ottimizzati per sfruttare appieno i 10/12 core di calcolo (4 della CPU, 6/8 della GPU a seconda della configurazione), ma anche al lavoro svolto con Microsoft al fine di garantire una migliore esperienza utente con l’ormai prossimo Windows 10.

Dal canto suo, AMD ha anche esteso il suo impegno nel comparto software confezionando Looking Glass, un’applicazione che si configura come unica soluzione consumer per la gestione di librerie video con catalogazione e ricerca visiva accelerata e completamente compatibile con HSA 1.0.

AMD Carrizo

In definitiva le APU Carrizo si prospettano come un prodotto completo destinato a un mercato mainstream che, stando alla posizione di AMD, può ottenere prestazioni maggiori su diversi fronti senza costi aggiuntivi e, cosa non trascurabile, con minori consumi.

Se da una parte non stupisce che l’ultima iterazione di questa generazione di APU prima del passaggio a Zen sia anche la più “matura”, sia sotto il profilo tecnico che in termini di puro target commerciale, il suo effettivo successo dipenderà inevitabilmente dalla capacità dei partner di portare sul mercato retail dispositivi che non sacrifichino caratteristiche essenziali per abbassare i costi andando a minare l’esperienza utente nel suo complesso.

Sotto questo aspetto AMD ha mostrato a più riprese una crescente consapevolezza della sua posizione e ha promesso un maggior impegno con i suoi partner (tra cui figurano tutti i grandi nomi dell’industria quali Asus, Acer, Lenovo, Toshiba e HP) per rendere disponibili configurazioni ottimali che permettano di esprimere al meglio l’esperienza utente “premium mainstream” promessa da Carrizo.

AMD Looking Glass Dirt Rally Demo Unit

AMD Carrizo demo

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