Si chiama Amur e di lui si sa pochissimo, praticamente nulla, eppure ha già destato molta attenzione. A svilupparlo è AMD, mentre a svelarlo è Digitimes. Non abbiamo ancora specifiche tecniche su cui discutere, ma solo qualche indicazione interessante.
Il SoC infatti si inserirebbe nel quadro più ampio della strategia del cosiddetto Ambidextrous Computing che mira a unificare in una sola piattaforma sia processori x86 che ARM based in modo che siano interscambiabili. Project SkyBridge è l'espressione di questa strategia e Amur potrebbe essere la prima soluzione ARM indirizzata a questa nuova generazione di schede madri. Il SoC potrebbe essere quindi formato da un processore basato su architettura ARM Cortex A57 a 64 bit, affiancato da una GPU AMD di tipo GCN (Graphics Core Next).
Se ciò dovesse essere confermato, Amur potrebbe essere un potenziale crack di mercato, capace di misurarsi ad armi pari con i mostri sacri attuali, come ad esempio l'Nvidia Tegra K1, che è anche quello che più somiglia al chip AMD, almeno stando a queste indiscrezioni.
Dato anche che Amur si preannuncia compatibile sia con Android che con Linux, alcuni commentatori hanno avanzato l'ipotesi che AMD non sia interessata unicamente ad entrare nel mercato embedded (Internet delle Cose, automotive, domotica etc.) ma potrebbe voler innalzare il proprio livello di competitività nel settore ultramobile di smartphone e tablet, dove nonostante gli sforzi anche recenti come Mullins continua ad occupare una fetta di mercato irrilevante. Al momento comunque sembra davvero prematuro parlare di scenari futuri. AMD infatti starebbe testando il SoC ma non c’è alcuna indicazione temporale riguardo alla sua disponibilità sul mercato.