ImageAMD chiede alla commissione di controllo americana SEC di poter rivedere al ribasso il valore dell'avviamento di ATI nei propri bilanci. E' solo l'ultimo atto di un matrimonio poco fortunato.


Nell'Ottobre del 2006, la multinazionale con base in California, Advanced Micro Devices (AMD), universalmente nota per essere l'unica vera concorrente di Intel nel settore dei processori, acquisì per la cifra di 5.6 miliardi di dollari la canadese ATI Technologies, altrettanto conosciuta azienda operante nel mercato delle schede grafiche.

La transazione fu particolarmente onerosa, ma le prospettive erano tra le più rosee, e le novità in preparazione facevano ben sperare per il futuro. Purtroppo l'intesa non ha avuto il successo auspicato: Intel ha preso il largo con i processori Core 2 Duo, e Nvidia è riuscita ad anticipare tutte le mosse di AMD/ATI, conquistando il mercato e costringendo il gruppo di Sunny Vale alla rincorsa.

Dave Orton e Hector Ruiz al momento della fusione fra AMD e ATI
Dave Orton e Hector Ruiz al momento della fusione fra AMD e ATI
Il malcontento in casa AMD si era già manifestato a Luglio, quando Dave Orton, ex amministratore delegato di ATI, poi divenuto vicepresidente del settore Visual and Media Businesses dopo la fusione, era stato costretto a rassegnare le dimissioni. Solo ora, però, arriva la confessione di AMD: "Abbiamo sovrastimato ATI!"

La conclusione sarebbe contenuta nel rapporto annuale alla U.S. Security and Exchange Commission (SEC, l'equivalente americano della nostra CONSOB), con cui AMD chiede di rettificare di 400 milioni di dollari il valore assegnato nel 2006 all'avviamento di ATI.

Ricordiamo che l'avviamento è un indice della redditività di una impresa e consiste nel patrimonio di popolarità del nome, conoscenze maturate, fiducia dei clienti etc., che costituiscono la vera ricchezza di una azienda. Drew Prairie, portavoce di AMD, interpellato da DailyTech chiarisce la questione: "Durante il nostro resoconto annuale ci siamo resi conto di aver sovrastimato l'avviamento di ATI".

Prairie resta comunque ottimista sul futuro delle relazioni fra AMD e ATI: "Non possiamo valutare i frutti di questa fusione guardando solo al primo anno."

Hector Ruiz, CEO di AMD, ammette che l'azienda sta attraversando un anno nero, ma promette che la situazione migliorerà il prossimo anno: "Abbiamo attraversato un periodo difficile, ma abbiamo saputo reagire con rapidità e fermezza, credo che abbiamo gettato le basi per un 2008 'fenomenale'".

 

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