Windows 7 è finalmente arrivato, e la maggior parte dei produttori di notebook ha già aggiornato la sua offerta con il nuovo sistema operativo Microsoft preinstallato. Cosa fare se il portatile che avete appena comprato o che state per comprare non include una licenza di Seven? Esploriamo nel dettaglio i requisiti e il funzionamento del programma di upgrade a Windows 7.
Come abbiamo avuto modo di osservare, il lancio di Windows 7 è stato accolto molto più favorevolmente dagli utenti rispetto al predecessore Windows Vista. La scelta di rendere disponibili in anticipo delle versioni di sviluppo liberamente scaricabili e utilizzabili ha forse giocato un ruolo centrale in questo successo preliminare del nuovo sistema operativo a finestre, scelta che però poteva disincentivare all'acquisto di nuovi computer prima della data d'uscita ufficiale di Seven. Chi infatti avesse comprato un computer nuovo fino al 21 di Ottobre avrebbe trovato preinstallato, per forza di cose, Windows 6 alias “Vista” invece dell'imminente versione successiva.
La soluzione offerta da Microsoft si chiama Windows 7 Upgrade Option Program. Si tratta di una iniziativa a beneficio proprio di tutti quegli utenti che avendo già comprato recentemente (o dovendo comprare) un computer con Vista, vogliono poter passare al nuovo sistema operativo Windows senza pagare il prezzo di una licenza retail o di un upgrade. Vediamo ora di scendere nei dettagli del programma.
Il programma pensato da Microsoft ha come singolo requisito per l'esercizio del diritto di upgrade “gratuito” che la data d'acquisto del PC sia compresa tra il 26 Giugno 2009 e il 31 Gennaio 2010. Trattandosi di un programma che coinvolge l'upgrade da Windows Vista a Windows 7, sono ovviamente esclusi dal programma tutti i netbook equipaggiati con Windows XP Home, ma anche tutti quei computer dotati di licenze Vista Starter Edition e Home Basic.
L'aggiornamento è inoltre soggetto ad alcuni vincoli specifici sulla versione di Windows Vista di partenza: ad esempio una licenza di Vista “Home Premium” può essere aggiornata gratuitamente solo ad una “Home Premium” di Windows 7, una di Vista “Business” in una “Professional” di Windows 7, e lo stesso vale per le “Ultimate”. È bene sottolineare infine che anche l'architettura e la lingua della licenza originale di Vista vengono conservate nell'aggiornamento (non sarà possibile, ad esempio, aggiornare una licenza in lingua inglese di Vista a 32bit ad una licenza in lingua italiana di Seven a 64bit).
L'Upgrade Option è però il risultato della collaborazione tra Microsoft e ciascun produttore che aderisce all'iniziativa, pertanto le condizioni di applicabilità possono variare a seconda del brand del PC in questione. Nonostante questo, all'atto pratico quasi tutti i produttori che aderiscono al programma sul territorio italiano non hanno effettuato cambiamenti nei vincoli sul periodo d'acquisto dei PC passibili di upgrade gratuiti. Resta in ogni caso da verificare caso per caso la presenza del modello in questione negli elenchi di idoneità all'upgrade e le eventuali condizioni specifiche imposte da ciascun brand.
I produttori che partecipano all'iniziativa di upgrade gratuito a Windows 7 in Italia sono Acer, Asus, Compaq, Dell, Fujitsu, Gateway, Gigabyte, HP, Lenovo, Olidata, Packard Bell, Samsung, Santech, Sony e Toshiba. Riportiamo per ogni brand l'elenco di tutti i notebook idonei all'aggiornamento (purché acquistati durante il periodo di validità del programma), qualora specificati.
Acer | |||
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Asus | |||
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Dell | |||
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Fujitsu | |||
Modelli supportati | |||
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Modelli completamente supportati | |||
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Gigabyte | |||
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HP | |||
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MSI | |||
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Packard Bell | |||
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Samsung | |||
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Toshiba | |||
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Il colosso giapponese Fujitsu non propone una lista di computer abilitati all'aggiornamento, bensì un elenco dettagliato dei modelli “Windows 7 Ready” differenziandoli in base al livello di supporto al nuovo sistema operativo Microsoft:
- Modelli supportati (notebook che funzionano con Windows 7, ma necessitano di driver per Windows Vista per il funzionamento di alcune componenti)
- Modelli completamente supportati (notebook con certificazione WHQL per Windows 7)
Come per Fujitsu, anche Gigabyte non impone vincoli sui modelli che possono essere aggiornati tramite l'Upgrade Program, ma viene comunque fornito un elenco indicativo di notebook per i quali sono presenti driver aggiornati compatibili.
Lenovo, Gateway, Olidata e Santech, pur partecipando al programma di aggiornamento, non hanno pubblicato alcun elenco di riferimento per i modelli conformi. In questo caso è sufficiente che i requisiti di licenza e di data d'acquisto siano verificati, oltre naturalmente all'intramontabile buona norma di controllare che il proprio notebook sia compatibile con le specifiche hardware minime richieste da Windows 7.
Una volta accertato che il portatile da noi acquistato (o che intendiamo acquistare) soddisfa i requisiti dell'Upgrade Program, come possiamo effettivamente richiedere l'aggiornamento? La maggior parte dei produttori che sottoscrivono l'offerta hanno una pagina dedicata sul sito ufficiale dove è disponibile tutta la documentazione sulle condizioni e sulla procedura da seguire. Per ordinare l'aggiornamento sarà comunque necessario registrarsi presso la pagina dell'ente che gestisce l'invio degli upgrade kit fornendo un certo numero di informazioni, quali numero di serie e numero di modello del notebook, prova d'acquisto, versione di Windows Vista da aggiornare, nome del rivenditore e dettagli di spedizione/pagamento.
La gestione degli ordini è nella maggior parte dei casi affidata a società esterne, come ad esempio Mentor Media Ltd. (Acer, Asus, Gateway, Lenovo, Packard Bell, Samsung), Arvato AG (HP) e Buhl Data Service GmbH (Fujitsu), mentre in altri casi è gestita internamente dal produttore stesso (come ad esempio per Dell e Sony). MSI, Santech, Gigabyte e Olidata, che non adottano né un servizio proprietario né si appoggiano a terzi per la gestione degli aggiornamenti, fanno riferimento direttamente a Microsoft tramite il Coupon per upgrade a Seven delle singole licenze OEM di Windows Vista.
È bene a questo punto chiarire che ci sono dei vincoli anche sulla data di inoltro della richiesta di upgrade. Lo scenario standard è quello che prevede come prima data utile per la richiesta dell'upgrade il 26 Giugno 2009 stesso, e come scadenza il 15 Febbraio 2010 (termine che si estende al 28 Febbraio per il programma che coinvolge i Coupon di aggiornamento delle singole licenze). In questo caso tutti gli ordini inoltrati prima della data di effettiva disponibilità dei kit di aggiornamento sono stati messi in attesa e verranno evasi nell'ordine di presentazione.
Anche su questo vincolo ci sono poche differenze tra i vari produttori, con una notevole eccezione rappresentata da Samsung: per i notebook idonei all'aggiornamento gratuito a Seven del colosso coreano il periodo entro il quale può essere effettuata la richiesta del kit è infatti compreso tra l'1 Dicembre 2009 e il 31 Gennaio 2010.
I più attenti non si saranno fatti sfuggire che quando abbiamo parlato delle informazioni da comunicare per la richiesta dell'aggiornamento a Windows 7 abbiamo menzionato anche dettagli relativi a “pagamenti”, un apparente ossimoro con l'offerta di upgrade gratuito. Di fatto la licenza di Seven che si ottiene tramite il kit di aggiornamento è una licenza gratuita, vanno però tenute in considerazioni una serie di spese accessorie volte a coprire i costi di produzione e imballaggio dei kit, le spese di spedizione ed eventuali tasse. Tirando le somme, l'aggiornamento di una licenza viene a costare circa 37 €. È bene tenere presente che un singolo cliente può richiedere fino a 25 licenze di Windows 7 tramite il programma di aggiornamento, e benché le spese di spedizione rimangano pressoché invariate (12 € da 1 a 10 licenze, 15 € da 11 a 25) i costi di gestione vengono corrisposti “per licenza” nell'importo di 24,95 € cad.
Benché quindi non si possa parlare propriamente di un'operazione “a costo zero” per i possibili candidati al programma di aggiornamento, la spesa complessiva rimane estremamente contenuta se confrontata con i prezzi delle licenze di aggiornamento. A questo punto forse il maggior deterrente all'upgrade per l'utente finale resta la necessità di dover eseguire una nuova installazione del sistema operativo, con backup di dati e successivo ripristino dell'ambiente software di lavoro annessi. Agli indecisi resta comunque la scelta di ordinare preventivamente il loro aggiornamento oppure prendersi ancora qualche mese di tempo per pensarci su, anche se a giudicare dalle recenti statistiche sembra abbastanza chiaro che non saranno in pochi ad effettuare l'upgrade al nuovo sistema operativo Windows (gratuito o meno).