Acer non sembra essere uscita dalla crisi interna, cominciata con le dimissioni del suo CEO Gianfranco Lanci. I bilanci rallentano la produzione dell'azienda da alcuni mesi ed Acer si è trovata costretta a ridimensionare le sue stime di vendita nel mercato dei tablet nel 2011.
Il gruppo taiwanese sembra in serie difficoltà. Dopo il successo raccolto con le vendite dei netbook, Acer ha voluto scommettere sull'ultima moda tecnologica: il tablet. Nel suo listino, infatti, spiccano almeno tre modelli di tavolette digitali Acer Iconia Tab, che però non sono bastati (e non basteranno) a rimettere in carreggiata la società. Questo è quanto emerge dalla relazione resa pubblica dal CEO di Acer, J.T. Wang, che ricopre questa carica ad interim dopo l'abbandono di Lanci.
L'azienda taiwanese ha registrato, negli ultimi mesi, un violento rallentamento nelle vendite di computer, a causa soprattutto di un disinteresse della clientela nei confronti dei netbook. Mettendo da parte questo grosso segmento del mercato, Acer si è concentrata sui tablet, riducendo notevolmente le sue stime nel corso dei mesi. La divisione smartphone, creata nel 2009, non ha ancora trovato il giusto ritmo di crescita, mentre il segmento dei tablet touchscreen è ancora molto giovane e acerbo, schiacciato dalla pesante presenza di Apple.
Purtroppo le stime di vendita per il 2011 (5-7 milioni di unità) vengono ridotte del 60%. Acer spera di vendere almeno da 2.5 a 3 milioni di unità. Il secondo trimestre dell'anno è stato turbolento per la società taiwanese, ma la seconda parte del 2011 dovrebbe rivelarsi più favorevole. Su questi periodi, Acer prevede di smaltire circa 800.000 tablet nel secondo e terzo trimestre. Tale situazione si aggiunge ai magazzini stracolmi di prodotti invenduti e al rallentamento delle vendite di PC di fascia consumer.