Rockchip vara Light Work OS per i suoi tabletRockchip ha deciso di lanciare un nuovo sistema operativo, chiamato Light Work OS, per i suoi tablet. E' una versione personalizzata di Android 5.1 che ha alcuni elementi di Windows e sarà installato per la prima volta in un PiPo P9.


Nel corso degli anni, sono stati innumerevoli i tentativi (riusciti o meno) di rendere Google Android più simile a Windows, aggiungendo ad esempio il supporto per apps in finestre ridimensionabili, la barra delle applicazioni ed una interfaccia ispirata alla UI Metro-style. Il sistema operativo, simbolo del perfetto incrocio tra Android e Windows, è Remix OS ma in queste ore Rockchip - più noto per i suoi processori low-cost e low-power - ha lanciato una nuova soluzione.

Light Work OS

Si chiama Light Work OS ed è una versione personalizzata di Android 5.1, che dispone di un menù Start, una barra delle applicazioni e supporto per l'esecuzione di apps in finestre che possono essere spostate e posizionate in qualsiasi parte dello schermo. Il primo tablet basato su Light Work OS sarà una variante del PiPo P9 con processore Rockchip RK3288, display da 10.1 pollici Full HD (1920 x 1200 pixel), 2GB di RAM e 32GB di storage, ma l'azienda cinese assicura che gli utenti (delusi) potranno disattivare il nuovo sistema operativo tornando alla classica interfaccia utente di Android Lollipop.

La mossa del chip maker arriva in un momento in cui i tablet low-cost con chip Intel Atom e Windows sono in competizioni diretta con i tablet ARM basati su Android, ed un nuovo OS potrebbe rendere più interessanti i tablet con SoC Rockchip facendoli brillare con una nuova luce.

Naturalmente, la maggior parte delle applicazioni Android non sono state progettate per essere utilizzare in questo modo: alcune aziende stanno cercando di trasformare Android in un sistema operativo desktop-style ed, anche se le più popolari applicazioni Windows possiedono versioni Android (come Office, Photoshop e VLC), non tutte funzionano correttamente. Insomma, il lavoro di ottimizzazione è ancora lungo ed i risultati non sono sempre incoraggianti, ma quantomeno è interessante notare come nel tempo il sistema operativo open-source di Google, progettato nell'idea originale esclusivamente per smartphone, si sia evoluto e spesso trasformato.

Via: Liliputing

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