Batteria e temperature
L'esemplare in prova è dotato della batteria estesa a 6 celle e 5200 mAh 58Wh che garantisce un'elevata autonomia ma sporge di qualche millimetro dal fondo. Come sempre il test è stato svolto tramite il programma BAPCO MobileMark 2007 nello scenario Reader, in accoppiata con un profilo volto sì al massimo risparmio energetico ottenibile, ma evitando di compromettere un uso confortevole del portatile. A tal fine quindi lasciamo sempre la luminosità del display al massimo.
In questa configurazione abbiamo rilevato una durata di circa 5 ore e mezza (327 minuti). Un ottimo risultato quindi, che permette di coprire in pratica una giornata lavorativa o di intrattenersi con video e Internet per l'intera durata di un viaggio anche lungo, in treno o aereo. I risultati sono dovuti anzitutto alla piattaforma AMD che, a fronte di un assorbimento complessivo di soli 18 W, assicura prestazioni molto più elevate di quelle possibili con un netbook classico, tant'è che, come ricordato più volte, con la APU E350 è già possibile dedicarsi anche alla creazione di contenuti, pur senza pretese professionali, e non alla loro sola fruizione.
Gran parte del merito però va anche alle soluzioni MSI per la gestione dei consumi. Il Wind U270 è infatti dotato dello MSI ECO Engine per la gestione dei profili di risparmio energetico e del software MSI Battery Calibration, che serve per resettare il chip di controllo della batteria, in modo che riprenda a fornire informazioni corrette al software di gestione. Con l'uso infatti le statistiche fornite dal chip diventano sempre meno precise ed è quindi utile di tanto in tanto azzerarle e farle ripartire da zero per ottenere sempre la massima durata possibile dalla batteria.
Per rilevare le temperature sotto stress usiamo il software AIDA64, che pone tutti i core del processore sotto un carico di lavoro che li satura al massimo per un determinato lasso di tempo, durante il quale vengono appunto rilevate le temperature raggiunte da processore, hard disk e altri componenti provvisti di sensori termici. In questo caso il processore si è mantenuto in media attorno ai 63°C mentre l'hard disk si è fermato sotto i 33° C. Tenendo presente lo spazio davvero angusto a disposizione di ventola e dissipatore all'interno del telaio non si può che fare un plauso ai tecnici MSI, che sono risuciti ad ottenere risultati davvero notevoli.