Corning Gorilla NBT e antimicrobico: crash test e video demoAl CES 2014, Corning ha portato gli ultimi Gorilla Glass per tablet e smartphone. Nei nostri video, troverete il crash test del nuovo Gorilla Glass NBT e una prova anti-microbica ATP per il nuovo Antimicrobial Gorilla Glass. Come si sarà comportato il nostro Lumia 1020?


A uno show come il CES, dedicato agli ultimi prodotti high-tech, non poteva mancare lo stand di Corning, azienda specializzata nello sviluppo di particolari vetri protettivi per tutti i device mobili, dagli smartphone ai notebook che, per la loro stessa natura, sono particolarmente esposti a graffi e rotture da urti o cadute accidentali. Negli anni Corning ha realizzato molti prodotti ormai famosi, a partire dai vetri per gli Apple iPhone ma la ricerca avanza costantemente, anche per adattarsi ai nuovi scenari e alle esigenze imposte dall'emergere di nuovi prodotti.

E' il caso ad esempio dei notebook dotati di schermi touch, per i quali Corning ha realizzato il nuovo Gorilla Glass NBT, in grado di portare anche in questo segmento di mercato i diversi vantaggi di cui già godono ad esempio i tablet. Per dimostrare la maggior resistenza agli urti del Gorilla NBT nei confronti del cosiddetto Soda-lime glass, ossia la più comune tipologia di vetro, utilizzata tanto per la realizzazione di bottiglie, contenitori e finestre quanto proprio per pannelli protettivi, Corning ha realizzato un piccolo crash test dimostrativo, che trovate in uno dei nostri due video qui di seguito.

Gorilla Glass NBT

In pratica è possibile vedere come una lastra di Gorilla Glass NBT sottile appena 0.4 mm sia molto più flessibile e resistente di una di normale vetro con spessore maggiore (0.7 mm). Le rotture vicino agli angoli e lungo i bordi infatti sono estremamente facili con un normale pannello in vetro, mentre il Gorilla NBT resiste perfettamente, anche grazie alla sua flessibilità. Inoltre i graffi sulla superficie di quest'ultimo sono molto meno visibili. Urti e graffi però non sono l'unico problema a cui può andare incontro un pannello protettivo.

Nell'era del touch infatti il continuo sfregamento della superficie con i polpastrelli deposita sulla prima una enorme quantità di batteri che poi prolificano liberamente. I touch screen dunque sono dei veri veicoli di infezioni potenziali di cui però spesso l'utente non è consapevole. Per rendersene conto basta effettuare un semplice test ATP come si vede nel nostro secondo video, dove è stato impiegato il nostro Nokia Lumia 1020 dotato di Corning Gorilla Glass 3. Come si può vedere dalle statistiche alla fine del video il pannello del Lumia ha fatto segnare un punteggio assai basso, indice di una scarsa carica batterica.

Antimicrobial Gorilla Glass

Risultati simili però sono ottenuti unicamente da schermi in vetro, mentre a quanto pare le protezioni in plastica sono molto più soggette all'accumulo di batteri sulla propria superficie. Anche in questo caso comunque Corning ha la risposta, Antimicrobial Gorilla Glass, un vetro protetto da uno strato di ioni di argento che neutralizza la maggior parte dei microbi. Una soluzione quindi davvero interessante, soprattutto per i device destinati ad ambiti sanitari o pubblici, anche tenendo conto del fatto che questo vetro mantiene immutate tutte le caratteristiche di resistenza tipiche dei prodotti dell'azienda.

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