Dopo mesi di polemiche e dubbi sulla sua proroga, il decreto Pisanu è stato ufficialmente abolito in Italia. In questo modo, il nostro Paese di adeguerà al resto d'Europa garantendo il collegamento WiFi pubblico senza alcuna limitazione.


Il decreto Pisanu, istituito per proteggere il nostro Paese dall'attacco di attentati controllando l'identità degli utenti che utilizzano il servizio wireless pubblico, è stato abolito ufficialmente con il decreto milleproroghe. Secondo quanto deciso dal governo italiano, l'articolo 7 del decreto Pisanu è stato abrogato permettendo così una gestione più "libera e senza particolari obblighi" della fornitura di accesso ad internet, per gestori ed utenti.

Dal 1 gennaio 2011, quindi, solo gli "Internet Point" dovranno richiedere alla Questura la licenza come fornitore di accesso internet, in quanto ritenuta attività principale dell'esercente. Al contrario, bar, ristoranti, alberghi, e qualsiasi altro locale pubblico non avranno più obblighi. Le regole cambiano anche per gli utenti, o meglio per gli utilizzatori del servizio Intenet. Da domani, 1 gennaio, infatti, non saranno più richiesti dati per l'identificazione del cliente.

A questo si aggiunge anche l'abolizione della conservazione dei log e traffico dati. In sostituzione a questi obbligli, il Ministero dell'Interno ha assicurato l'introduzione di altre regole più permissive e leggere, senza penalizzare il nostro Paese.

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