L'abbandono del settore chipset da parte di VIA Technologies arriva come una doccia fredda. Pur essendo palese che l'azienda taiwanese non fosse ai vertici del mercato, ed i rumors fossero insistenti già dal 2007, difficilmente si sarebbe potuto pensare ad un addio, dopo anni di esperienza e sviluppo. Richard Brown, direttore marketing di VIA Technologies, da tempo aveva intuito che i produttori di schede madri di terze parti sarebbero riusciti ad insidiarsi prepotentemente sul mercato. E' per questo motivo che gli sforzi aziendali si sono diretti ultimamente verso lo sviluppo e produzione di processori x86, come ha spiegato recentemente durante una intervista lo stesso Brown.
Lo zoccolo duro dei giganti americani Intel, Nvidia e AMD ha saturato il mercato lasciando ben poco spazio ai taiwanesi come SiS e VIA, che provvederanno adesso ad offrire supporto per le CPU del produttore di Taipei: in particolare sarà Intel a fornire la maggiorparte dei chipset, ma AMD sarebbe in procinto di raggiungere una quota simile a quella di Intel. Le aspettative per un ottimo successo dell'architettura Isaiah ci sono tutte: i primi benchmark infatti hanno rivelato un cospicuo margine di vantaggio dei processori VIA rispetto agli Intel Atom, anche se il miglior consumo energetico continua ad essere prerogativa del produttore statunitense, in virtù di un processo produttivo pari a 45nm contro i 65nm di Isaiah.
La conversione ai 45nm sarà comunque adottata anche da VIA in tempi brevi, che utilizzerà ancora una volta la fonderia TSMC per la produzione delle proprie CPU. Indiscrezioni riguardandi un possibile abbandono del settore chipset erano circolate pochi giorni fa anche su Nvidia, tuttavia Brian Burke, PR del chipmaker di Santa Clara, ha smentito con vigore la loro veridicità.