Intel sta accelerando lo sviluppo delle specifiche dell'host controller dell'interfaccia USB 3.0, con l'obiettivo di renderla quanto prima disponibile sui nostri computer. Ma AMD e Nvidia sono scettiche e annunciano di voler lavorare ad un progetto parallelo.


L'alta definizione sta facendo lievitare rapidamente le dimensioni dei file e presto le attuali interfacce di comunicazione diveranno inadeguate a supportare l'accresciuta mole di dati. La risposta è rappresentata da USB 3.0, la terza generazione dell'Universal Serial Bus, costituita da una trama di fili di rame e fibra ottica, capace di assicurare una velocità di trasferimento dati fino a 10 volte superiore (4,8Gb/s), mantenendo comunque la compatibilità con le versioni precedenti.

Per sviluppare le specifiche della terza versione dello standard USB (Universal Serial Bus), è stato costituito a Novembre 2007 lo USB 3.0 Promoter Group composto da HP, Intel, Microsoft, NEC, NXP e Texas Instruments. Il cartello è aperto all'adesione di qualsiasi azienda che voglia portare il proprio contributo e, fra queste, figuravano anche Nvidia e AMD.

Il problema non riguarda, però, le specifiche del prossimo standard USB 3.0, ma principalmente l'interfaccia Host Controller Device (HCD), che fa da tramite fra sistema operativo e host controller. I precedenti non sono rassicuranti: l'attuale Universal Host Controller Interface (UHCI), sviluppato da Intel, è proprietario e VIA Tecnhologies ha dovuto pagare una licenza per farne uso.

Intel garantisce che le specifiche USB 3.0 verranno finalizzate e rese pubbliche entro la seconda metà dell'anno. Il discorso è diverso se si fa riferimento alle specifiche dell'host controller: qui è Intel che sta investendo, in prima persona, considerevoli risorse economiche e umane nel tentativo di accelerare l'adozione delle interfacce USB 3.0, rendendo disponibili indicazioni chiare e semplici su come costruire circuiti compatibili.

Sotto questo profilo, quindi, le riserve di AMD e Nvidia sembravano essere giustificate, tanto che i due chipmaker avevano manifestato l'intenzione di lavorare ad un proprio progetto alternativo. Per risolvere l'empasse, Intel, quanto mai conciliante, ha dichiarato che offrirà gratuitamente le specifiche del suo host controller entro il prossimo semestre. Una generosità encomiabile, che per ora non trova alcuna spiegazione convincente.

Non vogliamo diffidare delle buone intenzioni del chipmaker di Santa Clara, ma una società commerciale, per definizione, agisce con una logica di profitto. Quale potrebbe essere, quindi, il vantaggio per Intel?

Avanziamo una ipotesi: l'host controller proprietario di Intel (UHCI) sfrutta il processore in modo più intenso di quanto non faccia OHCI, il suo equivalente open. Presumibilmente, quindi, anche il prossimo HCD di Intel potrebbe proseguire nella stessa direzione, con il vantaggio che, quando i concorrenti avranno in mano le specifiche, Intel avrà avuto tutto il tempo di ottimizzare i suoi chip.

 

Prodotti correlati e prezzi

Tutti i migliori computer portatili, convertibili e tablet in offerta su Amazon
Le notizie e le recensioni di Notebook Italia sono anche su Google News. Seguici cliccando sulla stellina

Commenti

Loading comments, just a second!

Questo sito impiega cookie. Utilizzandolo accetti le condizioni riportate nella Informativa sulla Privacy