Tobii al CeBit 2012: una nuova piattaforma di sensori di eye-tracking, interazione con Windows 8 e giochiAl recente CeBIT abbiamo potuto vedere all'opera la nuova piattaforma per eye tracking sviluppata da Tobii. Molte le novità sostanziali introdotte, che rivoluzionano il concetto di interfaccia di input. Vediamole assieme nel nostro video live.


Tra le tecnologie più interessanti viste al recente CeBIT di Hannover, bisogna annoverare sicuramente la nuova piattaforma di tracciamento oculare (eye tracking) sviluppata da Tobii. Quest'ultima è un'azienda svedese leader mondiale del settore, le cui soluzioni tecnologiche hanno rivoluzionato la ricerca in diversi campi e reso possibile la comunicazione per migliaia di persone con bisogni specifici dovuti a limitazioni fisiche naturali o a seguito di incidenti.

Da qualche tempo però Tobii si sta concentrando anche sulle possibili applicazioni del tracciamento oculare nell'interazione uomo-macchina attraverso le interfacce grafiche, un campo con molti sbocchi anche nel settore consumer. È proprio qui che stanno fiorendo le maggiori ricerche in quest'ambito. Molti infatti stanno cercando di sviluppare soluzioni che rendano più semplice e intuitiva l'interazione con le GUI rispetto all'ormai datato uso di tastiera e mouse. Dall'avvento delle interfacce touch la ricerca non si è mai fermata e le soluzioni proposte sono diverse, dalla rilevazione dei gesti nello spazio, come avviene ad esempio nello sviluppo di Microsoft Kinect, a quella del movimento degli occhi, appunto.

L'eye tracking di Tobii e un notebook Windows 8

Nell'edizione 2011 del CeBIT, Tobii aveva dimostrato che era possibile controllare col movimento degli occhi tutte le funzioni del notebook utilizzato come prototipo. Ora però la ricerca si è reindirizzata dallo sfruttamento del tracciamento oculare per attivare direttamente l'interfaccia a quello per rilevare i punti di attenzione, integrando così la tecnologia con altri dispositivi di puntamento tradizionali, come tastiera, touchpad o mouse. Controllare tutto tramite i movimenti oculari è possibile e funziona anche piuttosto bene, come dimostrato appunto l'anno scorso, ma è forse troppo impegnativo per l'utente medio e richiede un'attenzione elevata a ciò che si sta facendo e osservando; un'attività che necessita di uno svolgimento più ponderato e quindi lento, che probabilmente mal si adatta alla molteplicità di attività, spesso anche dispersive, che si svolgono quotidianamente e contemporaneamente su qualsiasi computer casalingo.

Profilo del notebook tobii con eye tracking integrato

Per questo motivo quest'anno Tobii si è concentrata sull'obiettivo di rilevare con esattezza i centri di attenzione, mentre l'attivazione delle funzioni resta a carico delle periferiche di input tradizionali, però in una maniera tutta nuova e più intuitiva. L'eye tracking è così ora molto più integrato con quelli che sono i familiari gesti del quotidiano utilizzo di un PC che risultano però molto più naturali, contribuendo al contempo anche a semplificare l'interazione uomo-macchina.

Nel nostro video si possono vedere alcuni esempi di navigazione nella nuova interfaccia Metro del futuro sistema operativo Microsoft Windows 8, illustrati da Nicholas Pezzarossa, responsabile Tobii per la Germania, con l'aiuto di un notebook appositamente sviluppato. Rilevando il punto di attenzione si può vedere come anche l'interazione col touchpad risulti semplificata: ad esempio basterà guardare la tile del desktop, posare il dito sul touchpad e poi, sollevandolo, attivare la funzione selezionata, senza più bisogno di spostare il cursore. Analoga possibilità su una pagina Web: basta fissare una direzione e poi passare il dito sul touchpad per effettuare lo scrolling, oppure fissare un link specifico per poi aprirlo al semplice tocco di un dito sul touchpad. Come si intuisce quindi questa tecnologia ha in sé potenzialità enormi ed è suscettibile di trovare applicazione in tantissime situazioni e scenari d'uso differenti.

Tracciamento oculare e interfaccia Metro di Windows 8

L'azienda svedese sviluppa in proprio l'intera piattaforma, comprensiva dei sensori, dei controller, dei processori e del software necessari affinché essa funzioni correttamente. Il sistema è stato reso più compatto e più adatto alla produzione in serie. Come spiega anche Pezzarossa, infatti, grazie a questa sostanziale riduzione degli ingombri, la componente hardware è ora più facilmente integrabile in un dispositivo ed ha un costo unitario più accessibile. Tra gli scenari d'uso ipotizzati ci sono ovviamente i settori professionali, quello medicale e quello dell'assistenza a persone con limitazioni fisiche, ma non se ne escludono impieghi in ambito consumer, anche se forse non ancora all'interno dei moderni notebook, che richiedono spessori ultrasottili non ancora compatibili con le dimensioni del Tobii Eye Tracking. I portatili e in generale i computer non sono però gli unici prodotti che potrebbero avvantaggiarsi di tale tecnologia.

Compatta ed adatta alla produzione in serie, la nuova piattaforma di eye tracking di tobii

Alla fine del video possiamo vedere quello che a una prima impressione può sembrare la tipica console da gioco arcade, ossia di tipo Coin-Op, ma che serve a mostrare contemporaneamente due utilizzi del tracciamento oculare in ambito consumer. Anzitutto si può vedere come il videogioco sia completamente controllato tramite il movimento degli occhi e anche in maniera piuttosto precisa. In secondo luogo la console adotta un display di tipo 3D che però non necessita dell'impiego dei tipici occhiali stereoscopici, ma che invece si avvantaggia proprio della tecnologia Eye Tracking di Tobiin per rilevare costantemente la posizione degli occhi dell'utente, aggiustando in tempo reale la visualizzazione così da mantenere l'illusione della tridimensionalità anche se l'utente si muove e offrendone dunque una fruizione molto più naturale e immediata.

Eye tracking su una console da gioco arcade

Insomma le potenzialità di questa nuova evoluzione della tecnologia Tobiin sono davvero enormi, non resta ora che attenderne l'impiego in prodotti consumer, sperando che il mercato sia abbastanza recettivo da coglierne la portata innovativa, così come già successo in altri ambiti.

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