OCZ Vertex 3 è il nuovo SSD della casa californiana che promette prestazioni quasi doppie rispetto alla precedente generazione, grazie all'adozione del nuovo controller SandForce. Vediamo come va e come funziona.


Dopo circa tre anni dal debutto in volumi sul mercato, gli SSD sono sempre più una realtà consolidata nell'ambito dello storage di massa. In questo lasso di tempo infatti (dal 2008 al 2010, grossomodo), a ogni uscita di un nuovo prodotto le prestazioni hanno continuato a migliorare, i prezzi a scendere e la capacità ad aumentare. Com'è normale però, dopo questo primo periodo di incubazione in cui sono stati risolti anche i complessi problemi tecnici legati alla gestione delle memorie NAND, migliorando così non solo le prestazioni ma soprattutto l'affidabilità dei drive a stato solido, si era giunti infine a un certo stallo.  Tutti i prodotti avevano costi e prestazioni piuttosto allineati, anche per via di configurazioni hardware spesso identiche, frequentemente basate su controller SandForce della serie 1200, che aveva monopolizzato il mercato.

Nella seconda parte del 2010 quindi i prezzi avevano smesso di scendere e le prestazioni di salire ed era divenuto chiaro che bisognava attendere il debutto della nuova generazione di controller per vedere una ripresa di questo percorso di sviluppo, cosa puntualmente verificatasi grazie al passaggio a un processo litografico più spinto per le memorie NAND e all'arrivo sul mercato dei nuovi controller SandForce 2000.

Più avanti analizzeremo gli aspetti tecnici di queste novità, qui ci limiteremo a ricordare che il nuovo OCZ Vertex 3 di cui ci occuperiamo in questo articolo promette prestazioni in scrittura e lettura quasi doppie rispetto alla generazione precedente (550 MB/s in lettura e 520 MB/s in scrittura contro i 285 MB/s e 275 MB/s degli OCZ Vertex 2 di fascia High Performance), offrendo al contempo 240 GB di capienza a uno street price medio di 430 €, ossia circa 1.80 € al GB. Forse può sembrare un prezzo ancora molto elevato rispetto alla media dei normali hard disk, che costano mediamente 40 centesimi al GB, ma ricordiamo che, alla fine del 2008, un Intel X25-M da 80 GB costava oltre 400 €.

Dunque possiamo considerare il nuovo OCZ Vertex 3 come un rappresentante della nuova generazione di SSD che, nei prossimi anni, porterà a un nuovo aumento delle prestazioni e a un'ulteriore riduzione dei costi di produzione e quindi del prezzo finale. Prima però di addentrarci in analisi tecniche diamo un'occhiata al prodotto. La confezione dell'OCZ Vertex 3 si presenta molto più sobria rispetto al passato. Ora infatti i colori dominanti sono i toni del grigio, che conferiscono al prodotto un aspetto affidabile e professionale.

Non essendoci parti in movimento all'interno di un SSD è ovvio che questo non necessiti di particolari protezioni, se non per evitare eventuali graffi o ammaccature della scocca metallica. in ogni caso all'interno dell'involucro troviamo una seconda scatola in cartone più robusto, che protegge efficacemente lo SSD. Un drive a stato solido, come del resto anche un tradizionale HDD, non necessita di bundle particolari per poter essere utilizzato subito. Nella confezione quindi troviamo soltanto un adattatore per slot da 3.5 pollici e un simpatico adesivo che recita "il mio SSD è più veloce del tuo HDD", accompagnato dal logo OCZ.

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