Notebook Samsung e UEFI: Linux dà una soluzioneSecondo un esperimento recente il problema legato all'installazione di Linux su alcuni notebook Samsung non dipenderebbe da una presunta incompatibilità tra il sistema operativo del pinguino e UEFI ma da un bug del firmware stesso che, in certe circostanze, può produrre lo stesso blocco anche con Windows. Intanto Linux Foundation ha pubblicato un primo workaround.


Agli inizi del mese vi avevamo dato notizia di un problema che si verificava quando si cercava di installare il sistema operativo Linux su alcuni notebook e ultrabook Samsung di nuova generazione. Dai primi accertamenti era sembrato che il problema fosse legato a un'incompatibilità tra l'OS del pinguino e UEFI (Unified Extensible Firmware Interface), l'interfaccia software che ha sostituito progressivamente negli ultimi anni il vecchio BIOS. In particolare, come ricorderete, il responsabile sembrava essere un driver che causava la corruzione dei dati presenti nella NVRAM quando si tentava di installare Linux.

Samsung Serie 7 Ultra

Ora, a circa due settimane di distanza, la situazione si è maggiormente chiarita, anche grazie all'operato di Matthew Garrett, sviluppatore Linux. Garrett infatti avrebbe scoperto che il problema non è legato a una presunta incompatibilità tra Linux e UEFI ma a un vero e proprio bug del firmware che, in certe condizioni, può causare lo stesso blocco anche sotto Windows. Effettuando un esperimento infatti Garrett è riuscito a replicare il problema anche su una macchina Samsung con OS Microsoft. In pratica sembrerebbe che, in certe situazioni, alcuni dati sono salvati nella memoria dello UEFI, operazione consentita dallo standard stesso, in modo che in seguito si possa andare a investigare più a fondo sui motivi del crash. A quanto pare però se la quantità di dati supera una certa soglia il sistema rifiuta di avviarsi nuovamente, perché lo stesso standard UEFI stabilisce che devono esserci sempre almeno 64 Kb liberi.

Linux quindi non c'entra, tantomeno il driver incolpato in un primo tempo, che semmai era solo causa del crash e quindi, indirettamente, della relativa saturazione della memoria in seguito al salvataggio del log. Lo sviluppatore inoltre ha anche riferito nel suo post che nemmeno la rimozione della batteria che alimenta la NVRAM a computer spento (in pratica il primo workaround che era stato suggerito) ha risolto il problema. La soluzione principale, al momento, sembra quella di disabilitare la funzione Secure Boot nelle impostazioni avanzate dello UEFI. In alcuni casi però i produttori personalizzano il firmware ed eliminano la possibilità di disabilitarla. La Linux Foundation ha quindi sviluppato per l'occasione un pre-boot loader in grado di funzionare con tutti i boot loader delle diverse distro Linux, il quale rispetta gli standard di Secure Boot e consente così di avviare l’OS del pinguino senza che avvengano dei crash e, di conseguenza, il blocco del notebook.

Ovviamente al momento si tratta solo di un workaround appunto perché per la risoluzione del problema bisognerà attendere il rilascio di una nuova versione di UEFI da parte dei singoli sviluppatori.

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