ImageTempi duri per la libera concorrenza: installare Linux sui notebook HP è illegale. Queste sembrano le conclusioni alla luce del nuovo contratto di licenza di Windows Vista e di una clausola posta da HP.


L'argomento non è nuovo, ed in un certo senso si ricollega ad un nostro articolo sulla validità della garanzia dei laptop HP Compaq con sistema operativo Linux: secondo quanto riferito dalla ADUC (Associazione per i Diritti degli Utenti e dei Consumatori), dopo l'uscita del nuovo OS firmato Microsoft, che già aveva reso più stringenti (per approfondimenti suggeriamo questo link) le condizioni del contratto di licenza (EULA), HP ha inserito per i suoi nuovi portatili, questa clausola: "Il prodotto software inutilizzato deve essere restituito al rivenditore, unitamente all'hardware HP, entro 14 giorni dalla data d'acquisto, per ottenere il rimborso integrale del prezzo pagato alle condizioni in vigore presso il luogo d'acquisto".

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Se ne deduce che, qualora non si intenda utilizzare Vista, non si potrà usare legalmente il notebook con un altro sistema operativo, pena la decadenza della garanzia. In definitiva benchè venga riconosciuta teoricamente la possibilità di un rimborso (nel caso non si voglia utilizzare Windows), ne viene negata praticamente la possibilità con delle condizioni contrattuali particolari.

Al momento questa clausola è apposta solo da HP, mentre gli altri produttori fortunatamente mantengono la clausola originale Microsoft: "Qualora il licenziatario non le accetti [le condizioni], non potra' utilizzare il software e dovra' contattare il produttore o l'installatore per conoscere le modalità di restituzione allo scopo di ottenere il rimborso del prezzo". Come si legge, sulla licenza standard Microsoft si contempla solo il rimborso per il software.

HP sosterrebbe che il prodotto è utilizzabile solo in quella combinazione hardware / software, limitando così le possibilità di utilizzo da parte dell'acquirente. Il dubbio è se le condizioni della EULA Microsoft possano essere modificate da HP, e se sia lecito un comportamento così irrispettoso delle esigenze dei consumatori.

Per quanto ci riguarda, vogliamo ricordare che il diritto degli utenti al rimborso del OS Windows Vista (se non usato) è stato definito con le norme a tutela della concorrenza, ed in questa situazione si rischia di negare tale diritto a danno dei consumatori, costretti a subire le politiche di marketing definite dalle grandi imprese. Per saperne di più sul discusso argomento del rimborso della licenza di Windows, suggeriamo questo documento.

Chiudendo, la nostra domanda è sempre la stessa: riusciranno mai gli utenti ad essere completamente liberi di scegliere quello di cui hanno realmente bisogno?

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