Intel avrebbe ricevuto consistenti ordini per i suoi drive allo stato solido (SSD) da parte del colosso della ricerca web Google. Non vi è alcun misterioso dispositivo all'orizzonte, ma esclusivamente la volontà di aggiornare i propri server.


Anche Google ha deciso di passare ai drive allo stato solido. Secondo alcune fonti provenienti da produttori di chip flash infatti, il leader nella ricerca internet avrebbe ordinato consistenti volumi di SSD da Intel, per rinnovare lo storage di alcuni server ed ottimizzare il consumo energetico. I primi server che beneficeranno dell'aggiornamento dovrebbero essere, come prevedibile, quelli situati negli Stati Uniti, che costituiscono il quartier generale di Google.



Sarà Intel a provvedere ai chip di memoria flash, mentre i controller integrati saranno forniti da Marvell. Il tutto dovrebbe avvenire a breve termine, entro il secondo trimestre del 2008. Si tratta sicuramente di un investimento a lungo termine, che tuttavia porterà immediatamente grossi vantaggi per quanto riguarda l'efficienza energetica e prestazionale; ricordiamo infatti che gli SSD dispongono di un tempo di accesso tendente allo zero (caratteristica estremamente utile per i server di questo tipo), affidabilità estrema, riduzione dell'emissione del calore e del rumore, minore peso ed ingombro, maggiore resistenza e velocità in lettura/scrittura rispetto agli hard disk tradizionali a piattelli magnetici.

Secondo gli analisti, l'utilizzo crescente di soluzioni SSD per applicazioni di tipo server potrebbero portare ad una carenza nel mercato di chip di memoria NAND flash da 16Gb e 32Gb (2GB e 4GB).

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