Da un articolo pubblicato in queste ore da CNet, sembrerebbe che i dischi allo stato solido (SSD) stiano attraversando un periodo difficile, sia sul versante dell'affidabilità, sia su quello delle performance. Ricordiamo che proprio affidabilità e prestazioni sono il principale vanto dei dischi SSD.
Dai dati raccolti da un recente studio, emergerebbe, infatti, che i computer portatili provvisti di solid state drive (drive basati su memorie Flash), sono maggiormente esposti a rischio di rottura rispetto agli stessi modelli con hard disk tradizionali a piattelli magnetici, in un rapporto del 10-20% contro 1-2%!
Almeno il 20-30% dei drive allo stato solido composti da memorie Flash NAND avrebbero anche fatto registrare prestazioni inferiori alle aspettative, in particolare evidenziando anomalie durante la navigazione internet, soprattutto su contenuti in streaming, o nell'utilizzo di Outlook, con il trasferimento di file di piccole dimensioni.
Queste informazioni potrebbero lasciare sorpresi, soprattutto perchè il costo di un disco SSD è superiore di almeno 500 euro rispetto al prezzo di un hard disk tradizionale. Ciò implica che la differenza di prezzo non corrisponde al momento ad un guadagno nelle prestazioni, le quali nella maggiorparte dei casi deludono le attese.
Confessiamo che i risultati di questa ricerca hanno sconvolto anche noi. Ci auguriamo che questi dati possano ricevere una smentita, perché in caso contrario la situazione sarebbe davvero preoccupante.
Aggiornamento 20/03/2008: Lo studio era basato su cifre fornite da Dell. Dell ha ammesso di aver fornito i dati alla società d'analisi che ha condotto lo studio ma ha categoricamente smentito i risultati della ricerca! Per un approfondimento,rinviamo a questa notizia.