La Polizia chiude 11 Internet point a Firenze e provincia per mancato rispetto della normativa anti-terrorismo: non registravano le generalità dei clienti.


Dal '95 è in vigore il decreto legge cosiddetto "Pisanu" dal nome del Ministro dell'Interno dell'allora Governo, intitolato "Misure urgenti per il contrasto del terrorismo internazionale". Facile intuire quale fosse stato l'impulso che aveva condotto il Governo a emanare un simile provvedimento, meno prevedibili sono gli effetti di alcune delle disposizioni in esso contenute.

Ci riferiamo ad esempio all'obbligo dei "fornitori di una rete pubblica di comunicazioni o di un servizio di comunicazione elettronica accessibile al pubblico" della preventiva autorizzazione di polizia e dell'acquisizione e conservazione dei dati delle attività dei clienti.

La disposizione ha lo scopo di identificare in maniera inequivoca chi usufruisce di certi servizi pubblici, allo scopo di evitare che l'anonimato possa celare eventuali comportamenti illeciti, nella specie addirittura terroristici.

Sulla base di questa normativa, la Polizia Amministrativa e Sociale di Firenze ha chiuso per 30giorni 11 Internet point che non registravano correttamente i dati anagrafici dei clienti. Gli esercizi si trovano in città o in provincia e sono quasi tutti gestiti da stranieri.

 

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