HP promette di tagliare i consumi energetici dei suoi computer, notebook e desktop, entro il 2010. Grazie ad alimentatori smart, processori e chipset piu' efficienti e ad una migliore gestione energetica.
Non solo nuovi prodotti al CES 2008 di Las Vegas: Hewlett-Packard approfitta della manifestazione fieristica per annunciare le sue nuove strategie e le ultime disposizioni assunte nel campo della riduzione dei consumi energetici su PC portatili e desktop, promettendo fino al 25% di risparmio di elettricità entro il 2010. Da sempre schierata in favore della salvaguardia ambientale, HP offre dei prodotti certificati EPEAT (Electronic Product Environmental Assessment Tool), tra i quali segnaliamo i notebook professionali HP Compaq 2510p et 2710p, con status Gold, e i laptop consumer Pavilion dv2700, dv6700 e dv9700, tx1000 e Compaq Presario C700 e F700, con status Silver.
Il sistema EPEAT permette a chi acquista un computer di valutare nella sua scelta anche le sue caratteristiche ambientali, collocando ciascun prodotto in una categoria: Bronze, Silver e Gold.
Per rispettare l'obiettivo della riduzione dei consumi energetici del 25% sui propri prodotti, HP utilizzerà alimentatori più efficienti, processori e chipset con un miglior rapporto performance/consumi in watt e un risparmio energetico ottimizzato. Questa tendenza potrebbe tradursi nell'aumento dell'offerta di notebook con CPU dal TDP (Thermal Design Power) ridotto e, di conseguenza, con un minore impatto ambientale.
Forse, l'impegno odierno consentirà ad HP di scalare la temuta classifica di Greenpeace. Facendo riferimento all'ultima classifica stilata, HP figura al 13imo posto su 14 posizioni, davanti a Panasonic e dietro ad Apple, Acer e Toshiba con il seguente commento: "HP continua a perdere posizioni in classifica, passando dal sesto al sedicesimo posto. La multinazionale americana perde punti perché ha una posizione ambigua sulle responsabilità ambientali del produttore. Hewlett-Packard, però, si sta dando da fare per l'eliminazione dai suoi prodotti di sostanze chimiche dannose ed ha il merito di essere stata la prima grande azienda a concepire un programma di valutazione dell'usato, promuovendo così il riciclaggio dei prodotti elettronici. Nonostante questo, ha una posizione poco chiara sul RIP e non ha studiato ancora misure cautelative per l'eliminazione del Pvc e RFB".